Pornotax: mah!

Ripubblico qui il primo commento al precedente post sulla porno tax. Tralascio la prima frase perchè non è utile a nessuno, ma la trovte nei commnti al post che ho linkato.

trovo il tuo modo di scrivere molto valido, ma non condivido quasi mai la tua visione del mondo.

Neanche in questo caso.
Il porno è un bene di lusso. Il sesso certamente no. Ma le due cose non sono la medesima cosa.
Il porno è una esibizione di un comportamento sessuale consenziente finalizzata al lucro.
E poiché non ce n’é un bisogno reale, non è aprioristicamente sbagliato considerarlo “un lusso”.

Potresti rispondermi che é cultura. Ma qui si apre un tema molto ampio su cosa lo sia e cosa no. Non credo che i gemiti di una starlette a malapena maggiorenne possano considerarsi cultura. E tu da “scrittrice” dovresti forse convenire con me su questo.

Il sesso invece è una necessità, biologica e psichica ma non mi sembra che qualcuno abbia mai proposto di tassarlo, no?
Anzi si, uno c’è. Mi sembra che siano proprio le prostitute, guarda che paradosso…
Da un lato non ti scandalizzi se si propone di tassare il sesso a pagamento (che andrebbe legalizzato e quindi legittimato) dall’altro invece alzi un polverone se si propone di tassare la pornografia. Non è una contraddizione?

No, non è una contraddizione, perchè la prostituzione non è ancora tassata nè regolarizzata, (come secondo me dovrebbe essere, sopratutto a tutela di chi la pratica), mentre il “porno” le tasse le paga già. Qui si parla di una sovratassa, pesante, e che non colpisce solo quello che rientra nella pornografia, ma tutto quello che concerne una rappresentazione esplicita di “atti sessuali espliciti e non simulati tra adulti consenzienti“. Stando a questo, potrei descrivere la scena di uno stupro (atto credo più deprecabile di molta pornografia), ma dovrei pagare se descrivo due persone che fanno l’amore. E se anche riguardasse solo il porno, non sono d’accordo comunque. Perchè questa legge vuole limitare la lìbertà di esperessione personale. Vuole censurare il sesso infilando i soldi dei consumatori nelle mutandine dello stato.

La cosa che personalmente mi fa incazzare di più, è che praticamente l’intera sessualità venga definita porno, mi fa incazzare la limitazione imposta nei confronti dell’ambito erotico/pornografico, o anche semplicemente sessuale e affettivo, mi fa incazzare questa definizione, mi fa incazzare questa tassazione sul sesso, sull’espressione artistica e personale censurata perchè resa meno accessibile. Infatti se hai fatto attenzione, il testo del decreto recita «OGNI opera letteraria, teatrale e cinematografica, audiovisiva o multimediale, anche realizzata o riprodotta su supporto informatico o telematico in cui siano presenti immagini o scene contenenti atti sessuali espliciti e non simulati tra adulti consenzienti»

Hai idea di quanti libri, ad esempio, rientrerebbero nella categoria porno, senza esserlo? O di quante opere in generale? Stando a questo stralcio, anche “L’abbraccio” di Schiele, è un’opera porno. E anche “Valentina” di Crepax.

E tutto questo incasellamento, avverrebbe secondo criteri se non alquanto dubbi, almeno discutibili. Inoltre, come diceva Paul, c’è una sola persona che dovrebbe definire cosa è hard e cosa è soft, l’onorevole Bondi, che, se non lo è già, diventerà nel giro di due mesi un pornografo incallito. Una sola persona deve decidere per tutti, basandosi, probabilmente, solo su concetti arbitrari come il comune senso del pudore e l’aggettivo “osceno”. Voglio proprio sapere come classificherà lo scat, o il bdsm (in molti video non ci sono atti sessuali), o come si comporterà quando scoprirà alla sua veneranda età, che non c’è bisogno necessariamente di due persone che facciano sesso, per avere un contenuto, se non pornografico, di sicuro erotico. Sono proprio curiosa di sapere come si comporterà con i concorrenti del Grande Fratello che scopano su Mediaset.

Ovviamente il sesso e il porno non sono la stessa cosa, infatti si chiamano con nomi diversi. Ma il porno rientra nell’ambito della sessualità. O credi che non siano correlati? Sai quante coppie ci sono che guardano porno? E, detto tra noi, il porno, non credo che si possa definire, come genere, esclusivamente a fini di lucro. C’è chi riprende mentre fa sesso con il suo partner, e poi se lo riguarda, senza ricavarci un centesimo. E questo non è porno, anche se rimane tra le pareti domestiche?

La pornografia credo sia più un’estetica nel rappresentare il sesso, è l’espressione audiovisiva (e non) di una fantasia, o di una situazione sessuale. La stessa identica scopata può essere filmata in modo porno, o in modo erotico. Poi, può piacere come no, ma di certo non è un bene di lusso, forse non “necessario”, ma di sicuro non sono solo i miliardari a poterselo permettere, no? Alla fine dei conti, chi pagherà saranno i consumatori, che troveranno prezzi maggiorati, e non solo sui video. Pensa all’oggettistica. E credi che l’oggettistica erotica non riguardi la sfera sessuale di moltissime persone?

Tu dici che il porno non rappresenta un bisogno reale, però, se non mi sbaglio, di porno ce n’è a bizzeffe, e raffigurazioni sessuali simil-pornografiche esistono da prima dell’antica Roma. Quindi, visto che è una risposta reiterata a un un istinto dell’essere umano, non dico sia indispensabile alla vita, ma credo l’espressione sessuale atraverso la rappresentazione più o meno artistica dell’atto, si possa definire una necessità. Se non lo fosse, la domanda non sarebbe così imponente, e non continuerebbe ad alimentarsi. Se esiste x, esiste anche una pornografia su x. E non si tratta di cultura, ma della manifestazione ed espressione di una pulsione. E’ il comportamento umano, nella storia, che dimostra quanto la rappresentazione del sesso non sia solo espressione artistica o istintiva, ma anche antropologica della sessualità.

Poi, scusami, chi deve cosa sia un bisogno reale di una persona? Se il porno fosse l’unico sfogo che una persona, sfortunatamente, può avere in ambito sessuale, continueresti a non considerarlo un bisogno “reale”?

Se poi parli di cultura, credo, da “scrittrice” che, forse, più che stare a chiedersi se “i gemiti di una starlette a malapena maggiorenne possano considerarsi cultura”, ci si dovrebbe limitare ad osservare il fenomeno, lasciarsi ispirare una qualche sensazione a riguardo e farsi un’ opinione, senza dare un giudizio, che trasformi la propria personale sensibilità in criterio discriminatorio universale. Sembra che tu dica che non è cultura solo perchè la reputi un’espressione di “basso profilo”, o forse non “esteticamente” bella, nel senso più tradizionale. Se fosse così, qualsiasi forma di arte popolare, “ingnorante”, non raffinata, non dovrebbe essere cultura. Se tutto quello che non giudichiamo “piacevole” fosse espulso dala cultura, allora dovremmo anche dimenticare tutte le guerre, gli olocausti e le stragi.

Questa “porno tax”, conferma sempre più, quanto non si voglia ancora ammettere, che la genete scopa, sogna di scopare, vuole sapere, vedere, sentire, leggere e immaginare di altra gente che scopa, e scoperà sempre.

Questa legge, sarà il primo passo verso la sterilizzazione della nostra libertà, e della nostra sessualità.

14 commenti

  1. Commento di Sophieboop on Dicembre 2, 2008 2:15 am

    Ooops… ho scritto un papiro…
    So*

  2. Commento di Ayzad on Dicembre 2, 2008 2:40 am

    Personalmente trovo la cosa molto buffa, perché il porno è come Internet, la pirateria o gli scarafaggi: più cerchi di controllarlo, più muta e si scatena.

    Quando in Giappone hanno vietato di mostrare peli pubici, i produttori hanno risolto semplicemente abbassando l’età delle attrici e creando l’estetica para-pedofila del lolicon. Quando è stato proibito di mostrare vagine loro hanno usato l’effetto mosaico e spostato l’attenzione sull’ano - perfettamente visibile. Quando si è fatta una campagna culturale contro gli amplessi in video sono aumentati i film di stupro e Kazuhiko Matsumoto si è inventato il genere bukkake.

    Qualcosa mi dice che non sarà difficile avere più fantasia di Bondi (un nome, un destino)…

  3. Commento di mah on Dicembre 2, 2008 10:23 am

    scusami, ma le tue argomentazioni non reggono, nemmeno arrotolate nel papiro… .:-)

    Come tu dici la legge riguarda la rappresentazione ESPLICITA di atti sessuali non simulati. Ciò significa che riguarda la rappresentazione di atti sessuali completi, nel quale si vedono e distinguono in modo chiaro le relazioni tra gli apparati genitali dei consezienti.
    Come saprai meglio di me, è questa la prinicipale differenza tra porno e soft porno o rappresentazione erotica.
    In altre parole, non abbiano paura i vecchi fan di Pierino, i vecchi film di Edwige Fenech non saranno soggetti a questa tassazione, come non lo saranno neppure i video di playboy dove ragazze di bellissima presenza ballano e si denudano a suon di musica.

    Lo stesso ovviamente vale per l’abbraccio di Schiele che non può essere paragonato nemmeno lontanamente ad un film porno o ad un fumetto pornografico di quelli che circolavano anni fa nelle scuole (prima dell’avvento di internet e di internet mobile). Spero che anche tu convenga che c’è una differenza sostanziale tra la rappresentazione “artistica” del sesso e la sua commercializzazione. Equipararle sarebbe come equiparare l’autoscatto che posso farmi con il mio cellulare ad un autoritratto di Van Gogh. Ovviamente c’è una analogia, ma si tratta di una analogia molto debole, non credi?
    Ma forse pensi che alla base di questa legge vi sia la volontà di “censurare” ogni rappresentazione idealizzata del sesso in tutte le sue forme… e allora direi che definirti paranoica è una buona rappresentazione della realtà.

    E non si tratta di un insulto. Non prenderla sul personale.
    Se avessi questa visione delle cose, saresti proprio paranoica nella definizione lineare del termine. Avresti un delirio cronico basato su un sistema di convinzioni ossessive che non rispecchiano la realtà.

    E qual’è la realtà?
    Il sesso e le sue metafore prevalicano qualsiasi dinamica di comunicazione odierna.
    Pensare anche solo lontanamente che si possa “censurare” una espressione sessuale è paranoia.
    Oggi non si vende e non si compra NULLA che non sia attinente al sesso.
    Hai citato il grande fratello, al quale partecipano donne e uomini che (per scelta degli autori, lo dico per esperienza) devono fungere da richiamo sessuale, devono essere sexy.

    Sexy è la parola chiave di ogni tipo di approccio di comunicazione a partire dagli anni 70. Da dopo la “rivoluzione sessuale” che in quanto tale ha messo il sesso al centro del cosmo.

    Non puoi non vedere con i tuoi occhi come siamo pervasi da metafore di natura sessuale che coinvolgono ogni aspetto della nostra vita: dal cibo (per vendere ad esempio un formaggio http://www.youtube.com/watch?v=j01SuZGxwOw) al gioco, al trasporti ecc… gli esempi sono infinti.
    E dove sarebbe la cosiddetta “censura”?

    Non mi sembra affatto che l’erotismo e le sue metafore godano di insuccesso o siano in qualche modo penalizzate dalla cultura dominante. Anzi.
    Se poi mi vieni a dire che alcune “pratiche” sessuali non sono state ancora sdoganate al punto di essere diventate punto di forza nella comunicazione di “mercato”, beh ti rispondo che forse è un bene…. ma questo è un parere personale.

    Concludendo e tornando alla legge, non credo che cambierà il modus vivendi del popolo occidentale. Non credo che far pagare il 25% di tasse ai prodotti con atti sessuali di natura ESPLICITA e consenziente limiterà la nostra possibilità di esprimerci come e quanto vogliamo sul sesso, né tantomeno di farlo.

    Si può discutere poi sul fatto che la pornografia sia una necessità, così come sul fatto che lo siano o meno i prodotti di supporto alla propria sessualità (vibratori ecc…)
    Dici che la pornografia esiste da quando esiste il mondo e che già i romani rappresentavano i propri atti sessuali.
    E’ vero. Ma è anche questa una argomentazione debole.
    Anche la violenza sessuale è sempre esistita, ma non per questo fa l’uomo migliore.
    La tua asserzione ha il difetto di presumere di essere nella ragione e di ricercare nella storia solo la CONFERMA delle tue ragioni, ma non la loro giustificazione.
    Il fatto che il passato abbia visto l’uomo effettuare pratiche di ogni genere e sorta non significa che queste siano giuste di per sé, non trovi?
    Affermarlo sarebbe dire che il giudizio etico è appannaggio della maggioranza statistica o del retaggio storico di un popolo: se tutti lo fanno allora è giusto.
    Ma questo è MOLTO rischioso…. sino a qualche secolo fa tutti picchiavano le mogli e le obbligavano a stare a casa…

  4. Commento di Lorenzo Bellini on Dicembre 2, 2008 11:45 am

    Il bello dei commenti di solito è che sono brevi, sono appunto commenti, ed il fatto che sono brevi permette a tutti quelli che hanno voglia e tempo di partecipare, scrivendo a loro volta.
    Scrivere un commento lungo 4000 battiture vuol dire impedire agli altri di rispondere, è una gara a chi ha più tempo non a chi ha più argomentazioni.

    Considerare tra l’altro il numero di commenti come un dato interessante per misurare un blog mi sembra molto superficiale, soprattutto in blog come questo in cui se scrivi ti esponi su temi che sono ancora considerati tabu da molti.

    mah, … Mah perché nn apri un blog tuo, ti assumi la responsabilità di quello che dici mettendoci il nome e la faccia, scrivi le gli articoli sul tuo blog e linki a questo con il classico modo dei trackback? in questo modo capiresti se c’è qualcuno che è interessato ai tuoi articoli quanto a quelli di sophi

    è abbbastanza semplice, ci vogliono solo 3 minuti: http://www.blogger.com/, http://www.wordpress.com/

  5. Commento di jami on Dicembre 2, 2008 1:05 pm

    2 annotazioni in riferimento al tema e ai commenti di maH.
    1) in realtà secondo me ci troviamo davanti alla classica “paraculata” italiana. In un paese tendenzialmente bigotto e ipocrita come il nostro la tassazione della pornografia è perfetta, visto che se da un aparte i fruitori sono molti, dall’altra tale fruizione avviene nel 99% dei casi in maniera “nascosta”. Detto in altri termini è difficile che qualcuno scateni una battaglia ideale/ideologica contro la tassazione della pornografia, visto che sia il pensiero cattolico che il pensiero tradizionale della sinistra istiuzionale sono fondamentalmente bacchettoni… Quindi grande possibilità di guadagno, minimo rischio di opposizionem tassazione eprfetta dal punto di vista del governante.

    2) è vero viviamo in una società “pansuessualizzata” (scusate il neologismo). Ma trovo assolutamente interessante, quasi emblematico, che si vada a tassare il settore in cui il sesso esiste per se stesso, e non come strumento per commercializzare il resto… Capirai toccare il sesso come veicolo non si azzardano perché vai a incidere sui meccanismi “produci consuma crepa” della nostra società… (toccare quello sarebbe rivoluzionario e innovativo, anche perché li si tratta di parapornografia molto più rischiosa, visto che non è fruita da chi lo sceglie consapevolmente ma da chi se la trova davanti in ogni istante, tv, cartelloni etc…)
    Tassassero ogni pubblicità in cui si vende un gelato rimandando al sesso orale, o un liquore rimandando all’immaginario sado-maso invece della pornografia..
    Solita ipocrisia bigotta italiana…

  6. Commento di Paul on Dicembre 2, 2008 9:43 pm

    @jami…. condivido in pieno!!!

    @TUTTI QUANTI: Resta da capire ancora come Bondi, che ha già l’occhi abbastanza da maialone, possa resistere dopo qualche settimana di duro lavoro a discriminare fra “giovannone cosce lunghe” e “Rocco… e le sue sorelle”.
    Secondo me, fra qualche giorno, lo vedremo davanti Montecitorio ad adescare le scolaresche in gita premio al parlamento italiano (volutamente scritto TUTTO minuscolo….. perchè forse era degno di questo nme quando c’erano Craxi e Fanfani, ora con il cavaliere, le soubrette e i nani ballerini mi sembra più in circo che altro).
    Oppure, pensate alla scena, dell’onorevole poeta che, in preda ad una crisi d’astinenza da atti onanostici in luogo privato (il suo ufficio), si agita sculettando dietro al “nano foltocrinito” con l’uccellone di fuori…..

    Ok, scusate il torpiloquio, era troppo divertente… oppure TRAGICAMENTE COMICO… come un film di Fantozzi.

  7. Commento di B0NDI on Dicembre 3, 2008 12:04 am

    Sophieboop se non vai subito a fare la velina a striscia tasso pure il tuo sito !

  8. Commento di Sophieboop on Dicembre 3, 2008 12:55 am

    @Ayzad: in effetti è proprio buffo, ma non riesco a non incazzarmi :)

    @jami: concordo. E’ la “solita ipocrisia bigotta italiana…”

    @Paul: hihhiihhiauauauaau

    @B0NDI: allora tassami e vai dove sai! lol

    @mah: francamente, mi sono stancata di discutere con te. E non perchè io non condivida parte di quello che dici (come il fatto che la comunicazione sia infarcita di sesso, che “l’abbraccio” di Schiele non sia pornografico) ma perchè proprio non riusciamo a capirci. Perchè è chiaro che io sono una copy paranoica e pignola, che con ESPLICITO, intendiamo due cose diverse, e che interpreti secondo la tua visione (ottimistica) un testo che, una volta applicato, sarà legge, e quindi non interpretabile a proprio piacimento. Un testo, che (lo ripeto per l’ultima volta), assimila OGNI OPERA (filmati, letteratura ecc…) con SCENE di ATTI SESSUALi ESPLICITi (cioè evidenti, e perchè siano evidenti non è necessario che si parli di porno, e perchè si parli di porno non è sufficiente parlare di “relazioni tra gli apparati genitali dei consezienti”, perchè ci sono generi che non lo prevedono), TASSANDO quindi non solo il porno ma il sesso e la sua rappresentazione in generale, trattando però (implicitamente) più favorevolmente scene dove manchi la consensualità (stupro). Quanto poi al criterio della simulazione, mi viene da ridere, pensando ai gemiti di qualche starlette appena maggiorenne, probabilmente artefatti.
    Detto questo, se vorrai continuare discussioni di 4000 battute con una logorroica di natura, hai sempre la mia mail. Io, la tua non ce l’ho.
    So*

  9. Commento di Tyler on Dicembre 3, 2008 1:14 pm

    Ciao SO. posso sapere come fare per salutarti e fare 2 chiacchiere …. non mi scollo!

  10. Commento di Taglia on Dicembre 3, 2008 3:02 pm

    @Shopieboop:domanda retorica, la butto lì: ma Mah legge quello che scrivi, le tue argomentazioni intendo, o parte con congetture e pensieri tutti suoi che si costruisce nella testa (alla faccia della paranoia), e usa te per fare un discorso generale rivolto, tra l’altro, a chi? Io propendo per il: usa il blog per argomentazioni capziose da dialettica da due soldi, buttandola appena può sul personale. Allora la butto sul puerile e sul personale anch’io: Sophie questo è un tuo vecchio spasimante respinto con delirio di onnipotenza :D ti piace eh amico/a leggerti ;)

    Mi dispiace non aggiungere nulla di sensato al dibattito, posso solo dire che mi pare curiosa l’idea di tassare il porno in quanto non utile, ed esistono migliaia di manifestazioni culturali e non culturali altrettanto non necessarie alla vita dell’uomo che invece non vengono tassate.

  11. Commento di Sophieboop on Dicembre 3, 2008 3:12 pm

    @Taglia: credo che lo legga, ma forse, non capisce… Invece di tassare il sesso, io propongo di far vivere i politici con uno stile di vita più “vicino a quello delle persone normali”, chissà, forse inizieranno non dico a capire, ma almeno a “empatizzare”
    So*

  12. Commento di Ayzad on Dicembre 3, 2008 3:47 pm

    Nah, bisogna sensibilizzare la classe politica sulla problematica della pornotax, aiutandoli a comprendere più direttamente le sfumature della cosa.

    Propongo di cominciare con un workshop collettivo di fisting e scat per parlamentari, e siccome sono buono mi offro gratuitamente per scuoiare a frustate l’intera Casta, dovessi slogarmi la spalla.

  13. Commento di Sophieboop on Dicembre 3, 2008 3:53 pm

    Beh, mi sembra una proposta ragionevole :)
    hihihhi
    So*

  14. Pingback di 100 Top Posts, Blogs Italiano Wopdrpess 3/12/2008 « Kopanakinews’s Weblog on Dicembre 3, 2008 8:27 pm

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