Fake – Non venire è meglio che simulare

2009 novembre 9

Ricorda di contrarre le punte dei piedi.
Inarca la schiena.
Gemi con “ahhhhh” “sìììììì” “ancoraaaaaaaaaaaaa” e “di più”.  Ma senza sembrare una body builder alle prese con la chest machine.
Soprattutto, ricorda di respirare molto velocemente, di contrarti fino allo spasmo e poi di rilassarti improvvisamente. E se non sei abbastanza bagnata, magari cerca di pisciarti giusto un pochino addosso, così sembri più eccitata.

Intanto magari pensa alla lista della spesa. Pensa se hai dato i croccantini ai gatti, o continua a sognare quella borsa, magari ti aiuta. Magari ti fa anche un po’ male questa recita, ma preferisci così, perchè fa sempre meno male della realtà, è meno faticoso, e poi passa più in fretta.

via | flickr

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Dobbiamo produrre orgasmi. Produrre orgasmi per noi, per provare che siamo donne goduriose, libere, che sanno godersi la vita e soprattutto il sesso. E produrre orgasmi per lui, per provargli che lui ci fa godere un sacco, con tutta la sua prorompente virilità.

E poi: produrre orgasmi vaginali, perché quello clitorideo è troppo facile e vale meno. Produrre orgasmi simultanei: basta scegliere la giusta tempistica per aggiungere un po’ di spettacolo da blockbuster e consacrare l’impeto esplosivo dell’orgasmo maschile che travolge anche quello femminile. Quasi come se fosse una giustificazione.

Soprattutto, dobbiamo produrre orgasmi perchè un diritto che ci siamo guadagnate, che abbiamo voluto, amato, e produrre orgasmi perchè con ogni diritto bisogna anche adempiere a un dovere.

E pazienza se questo crea ansie da prestazione, pazienza se nonostante tutto, non veniamo. Basta che lui sia contento, così non penserà che siamo meno donne di quello che sembriamo ai nostri stessi occhi. Non penserà che lo amiamo meno, o che lui non sia abbastanza. Basta farci l’abitudine, finchè non diventa normale.

Ma ogni volta che simuliamo l’orgasmo in realtà ce lo stiamo negando da sole, senza dare al partner la possibilità di fare altrimenti e provvedere. Così lui sarà placido e soddisfatto nel suo rilassamento post-orgasmico, e noi, tra le sue braccia, continueremo a roderci il fegato, ricalcando uno stereotipo della nostra sessualità con una matita rosicchiata dalla rabbia e slavata dal dolore. Piuttosto di confessare, ci mascheriamo da puttane, da pellicole gementi, da manichini radiocomandati e ci rendiamo complici della nostra sofferenza.Krumire. Sabotarici di orgasmi. Nemiche della rivoluzione sessuale.

Fingendo di essere quello che non siamo, negando la viva verità del nostro piacere, ci freghiamo con le nostre mani, intrappolandoci in un piacere che non esiste, in un orgasmo che non abbiamo mai vissuto, e che non vivremo mai.

Altri pensieri:

  1. benedetto permalink
    novembre 9, 2009

    Verissimo. Tanto vero quanto scrivi da essere applicabile ben oltre l’ambito sessuale. Quanto scrivi è applicabile alla vita stessa: la differenza tra il nascondersi impauriti ed il rapportarsi ad essa, magari tra mille difficoltà, ma cmq in modo finalmente reale.

    grazie.

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  2. Luna permalink
    novembre 9, 2009

    Clap, clap, clap.
    Post da incorniciare.
    Ma perchè fingere? Se lui non è riuscito a fare contenta te, perchè mai cercare di fare contento lui? E’ persino meglio litigare, che fingere! Anzi: qualsiasi altra cosa è meglio che fingere!

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  3. novembre 9, 2009

    @Benedetto: sono convinta che sia meglio affrontare i problemi quando si manifestano, invece di aspettare che imputridiscano e un giorno tornino fuori sotto forma di recriminazione o altro a infestarti la vita. Quando si tratta di sesso poi, bisogna anche soddisfare l’urgenza. Ho voglia di godere adesso, e non tra una settimana.
    @Luna: grazie per i clap clap ma non sono d’accordo quando dici

    Se lui non è riuscito a fare contenta te, perchè mai cercare di fare contento lui?

    Perchè non riesco a pensare al sesso esclusivamente come un baratto di orgasmi. La voglia di farlo godere dovrebbe da sola spingermi a desiderare di soddisfare i suoi desideri, e non il fatto che lui mi abbia fatta godere. E non credo si tratti neanche di “riuscire” a far venire, anche perchè a volte l’orgasmo femminile non dipende dall’impegno che ci ha messo l’uomo. Qui il problema è un altro: mettersi le fette di salame sugli occhi. I nostri, e quelli del partner. Per il resto, sono d’accordo che anche litigare sia meglio che fingere :D
    So*

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  4. novembre 9, 2009

    sei stupenda.

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  5. essere disgustoso* permalink
    novembre 9, 2009

    come diceva sam kinison, una donna fingerà sempre. puoi leccare male una passera per cinque anni e non ti dirà mai quanto sei scarso a letto. o meglio, lo dirà a tutti tranne che a te.

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  6. novembre 9, 2009

    @g: tnks
    @essere disgustoso: ehehe probabilmente è vero! Diciamo che io sicuramente lo faccio capire. Se non mi è piaciuto la prima volta, è difficile che ce ne sia una seconda. Se proprio ci tengo, do qualche ripetizione :)
    So*

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  7. Giacomo permalink
    novembre 10, 2009

    Credo che gli uomini debbano sempre e cmq partire dal presupposto che far raggiungere l’orgasmo alla propria donna sia una sfida sempre nuova perché a differenza nostra, il vostro coito non è matematico. Quindi “poco importa” se qualche volta non si riesce a farle raggiungere il max piacere perché se il rapporto è stato cmq passionale e sincero da parte di entrambi credo che possa risultare sempre un bel momento, anche per lei!!!

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  8. novembre 10, 2009

    E’ vero, è una sfida ogni volta e non è matematico.
    Però: sarà sempre “un bel momento”, ma non è vero che “non importa”. Una mica può rimanere lì, con l’orgasmo a metà! Quindi “poco importa” non venire con la penetrazione, solo se prima o dopo lui fa qualcosa per far venire lei, e se lei non si accontenta del fatto che sia “un bel momento”!
    C’è questa cosa, inculcata nella società, che considera fare sesso – e quindi provare piacere, venire – solo quando pisello e patata s’incontrano, e che fatto quello si è fatto tutto. Che brutta favola che ci hanno raccontato…
    So*

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  9. Val permalink
    novembre 10, 2009

    è ke magari a volte nemmeno dipende da te… cioè… lei non si sente a suo agio… magari non si è depilata o si sente particolarmente gonfia e anke se a te non frega assolutamente nulla lei non riuscirà a rilassarsi per tutto l’arco del rapporto… d’accordissimo con Giacomo sul concetto di sfida… io a volte mi ci “incattivisco” addirittura… però ci sono volte in cui tu NON HAI NESSUNA CHANCE.
    un piccolo appunto a Sophie:
    “Se non mi è piaciuto la prima volta, è difficile che ce ne sia una seconda”…
    perkè?!?! magari l’eccitazione… magari semplicemente non ci stai nemmeno tu con la testa… concordo con le “ripetizioni” ma una seconda volta si concede… certo… dipende sempre tutto dal caso specifico però…
    PS la penetrazione è una piccola parte del rapporto… ma per noi uomini l’”immediatamente” dopo è… come dire… complicato… giuro ke spesso vorrei lanciare la testa tra le gambe di lei per concludere il suo orgasmo ke il MIO ha troncato tragicamente a poki istanti dalla conclusione… ma non è cattiveria… i muscoli non rispondono proprio… ;-)

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  10. Vittorio permalink
    novembre 10, 2009

    “Ma ogni volta che simuliamo l’orgasmo in realtà ce lo stiamo negando da sole, senza dare al partner la possibilità di fare altrimenti e provvedere.”

    È una frase che mi trova totalmente d’accordo. Ricollegandomi al post che hai richiamato quando stavi rispondendo a Luna, se l’orgasmo dipende dalla testa e anche quindi da come tu ascolti il tuo piacere allora cominciare a simulare significa abbandonare qualsiasi speranza di godere e concentrarti solo su una finzione. Non godrà mai neanche se ha davanti (o dietro :p) la persona più dotata del mondo (e non parlo di dimensioni). Certo è solo una opinione perché non sono una donna e noi non dobbiamo fingere.

    Io non sono tra quelli che considerano un grande affronto non essere riuscito a farle raggiungere l’orgasmo con la penetrazione. Poi si può sempre usare la lingua, le mani o qualsiasi altra cosa… Inoltre perché limitarsi ad un solo round? Un incontro sessuale non finisce con la (prima) eiaculazione.

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  11. My B Side permalink
    novembre 10, 2009

    http://www.youtube.com/watch?v=IhRZvj-vBYw

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  12. novembre 11, 2009

    @Val: per “non mi è piaciuto” non intendevo “non sono venuta” :) nessuno è perfetto, ma quando la sensazione “a pelle” è cattiva, con me non c’è nulla da fare. L’unica volta che in questo senso ho dato una seconda chance, è stato ancora più tragico e la cosa mi ha anche lasciato addosso una certa sensazione di schifo. Cmq non credo dipenda dalla performance – cavolo, siamo esseri fallibili – ma proprio dell’incrocio tra le persone :)

    @Vittorio: infatti :) cmq, ci tengo a precisare – pur essendo stata abbastanza dura riguardo le simulatrici – che non voglio “demonizzare” chi simula. Spesso fingere è nasce dal desiderio di compiacere il partner, di non deluderlo… come dire: è peccare di troppo altruismo.

    @MyBside: bellissimo!!!

    So*

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  13. Giacomo permalink
    novembre 11, 2009

    Cara So, in effetti non mi sono spiegato adeguatamente :-D Sono totalmente d’accordo con quello che mi hai detto e trovo sia giustissimo cmq soddisfare sempre la propria donna, anche quando l’orgasmo vaginale non riesce!!! Per cui ben venga tutto quello che è possibile fare e di certo non credo di essere l’unico nell’affermare che sia bellissimo vedere la propria donna “venire”… non c’è cosa che mi ecciti di più… soprattutto quando i suoi gemiti sono fatti ad un centimetro dal mio orecchio… potrei “venire” io stesso solo così ahaha… l’orecchio è la mia seconda parte più erogena!!!

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  14. novembre 12, 2009

    i gemiti mi bagnano l’anima :)
    So*

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  15. -E- permalink
    novembre 12, 2009

    Ho letto il tuo articolo, credo che sia giusto nel suo realismo.

    Vorrei fare una precisazione, ho letto e ho anche ascoltato un sessuologo che trattava questo argomento.
    Non vi sono due tipi di orgamo, clitorideo e vaginale. Ma uno solo.
    E’ un falso mito quello del doppio orgasmo.

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  16. Divara permalink
    novembre 12, 2009

    Questo post mi ha fatto molto riflettere soprattutto per quello che riguarda la prima parte, quella più “sociologica”. Dobbiamo produrre orgasmi per dimostrare a noi stesse (e a lui in un secondo momento) che siamo libere, disinibite, donne che non devono chiedere mai. E solo vaginali, certo (che per me rimangono una leggenda metropolitana, tra l’altro) perché gli altri non valgono, perché il cazzo deve essere imprescindibile, certo, altrimenti lui viene ferito nel suo orgoglio di maschio.
    “così non penserà che siamo meno donne di quello che sembriamo ai nostri stessi occhi”
    penso che ci sia molta verità in questo post e che il femminismo, quello vero, passi anche dalla consapevolezza delle nostre debolezze.

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  17. novembre 12, 2009

    @-E-: credo di aver letto anche io lo stesso articolo e ne parlavo anche qui Da un lato condivido questo punto di vista – o più che altro questa realtà scientifica – ma dall’altro ho vissuto orgasmi totalmente differenti. Che sia solo uno scherzo della mente? Continuo a chiedermelo. E ogni tanto mi scappa la “svista”. ;)
    @Divara: più che altro, credo che secoli di società fallocentrica ci abbiano leggermente influenzate, tanto da intrappolarci mentalmente. Poi, dopo la consapevolezza delle debolezze, dovrebbe esserci anche il riuscire ad apprezzarle. E trasformarle in punti di forza.
    So*

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  18. -E- permalink
    novembre 12, 2009

    “Che sia solo uno scherzo della mente? Continuo a chiedermelo”

    Penso che valga lo stesso principio dell’orgasmo onirico.
    Li non vi è stimolazione di nessun genere, ad eccezzione della mente.

    Anzi spesso l’orgasmo nel sogno è molto più soddisfacente di quello reale.

    Perciò adesso per logica, tornando al discorso del non venire, il non venire è principalmente se non totalmente un fatto mentale, se vi è un blocco mentale puoi starci anche tutto il giorno non vieni.
    Questo discorso non vale solo per un sesso ma per entrambi. (infatti sono scettico anche sul fatto che l’uomo raggiunga sempre l’orgasmo)

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  19. novembre 13, 2009

    Esatto, è una questione mentale nella maggior parte dei casi, o meglio, come credo di aver capito al convegno AISPA, una mancata associazione della sensazione penetrativa con il piacere, quel piacere abbastanza intenso da farti venire, o il non riuscire a lasciarsi andare. Comunque, misteri.
    Almeno, gli uomini, se vengono, forniscono prove concrete. Ma con un po’ di trucchi da illusionista credo si possa riuscire a fingere lo stesso. Ma credo anche che i motivi possano essere un po’ diversi :)
    So*

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  20. Antonio permalink
    novembre 13, 2009

    è un post fantastico !

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  21. novembre 13, 2009

    azie ;)
    So*

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  22. piedinireali.com permalink
    novembre 23, 2009

    Verissimo…
    Simulare è lo sbaglio maggiore che una donna possa fare in un rapporto sessuale….

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  1. Sophieboop | cameraconsvista.com

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