Bambola
E’ da un’ora che guardo cataloghi di sex toys e sto seriamente iniziando ad eccitarmi. A pensare a tutto quello che potresti farmi. Tendomi così, ferma con una lingua di corda attorno ai polsi e le gambe spalancate come una chiesa di domenica mattina, legate a una sottile barra d’acciaio. Mentre provi tutti i miei giocattoli su di me. Il dildo di vetro è ghiaccio ma mi scioglie. Quello nero di silicone è troppo grosso e sento tutti i suoi contorni quando me lo spingi dentro. Vedo un plug e immagino come lo faresti scivolare piano, tagliandomi il fiato come un bisturi, dilatando il mio culo e il tempo. Riempiendo di sangue caldo ogni spazio vuoto della mia fantasia.
E sono io che divento il tuo giocattolo, la tua bambola di carne e cuore, da decorare di sperma e far sussultare con colpi decisi, come una di quelle di porcellana, che se le scuoti emettono un debole gemito metallico. Sbavi il mio rossetto con le dita e sento il nero che cola dai miei occhi con lacrime di troppi orgasmi. E i miei capelli arruffati per dispetto, la mia schiena scarabocchiata di graffi e cera. Stai a guardarmi, monitorando il risultato dei tuoi esperimenti. Mi dai una sberla leggera, o una carezza. Per me non c’è differenza.
Ma non ci pensare due volte. Ricomincia a giocare. Gioca con i miei nervi e la mia pelle. Sono il tuo manichino di stampo industriale da trasformare come vuoi. Sono una riproduzione plastica dalle emozioni snodabili.
Giochi a farmi venire e a negarmi l’orgasmo di un’istante. Provi la reattività dei miei istinti. Testi l’elasticità e la profondità di tutti i miei orifizi. Ti masturbi contaminando con il tuo cazzo ogni centimetro del mio corpo.
Ti eccita vedere quanto riesci a sconvolgermi e a farmi urlare note roche. Godi nel sentirmi tremare sotto le tue mani con gli occhi appannati.
Mi hai ridotta a una bambola senza cervello. Hai rotto tutte le mie giunture mentali e lussato ogni pensiero. E quando finalmente ritieni di avermi usata abbastanza e ti spingi dentro di me sento solo un calore stupido, sordo, incomprensibile che mi infiamma le viscere. Le fa contorcere. Pulsare.
Sono una bambola di carne. Sono una bambola di cuore.
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Chapeau !![;)](/wp-includes/images/smilies/icon_wink.gif)
I tuoi racconti costringono alla masturbazione… sono realmente eccitanti!
Grazie, a tutti e 2![:)](/wp-includes/images/smilies/icon_smile.gif)
So*
splendido. ma qualche volta toccherebbe a lui.
Brava, Sophie! Un sogno realissimo.
intanto bentornata!!!
mancavano i tuoi racconti realmente eccitanti e duri quanto fanno diventare duro ciò che ora lo è.
bel racconto…breve ma ugualmente particolareggiato ed esplicito.
solita So*
soliti ma sempre meritati ksss
eheh wow grazie! Felice che il racconto sia gradito!
@mario: in che senso?
So*
@ so
nel senso di farsi legare
@mario: è una possibilità che non escludo![;)](/wp-includes/images/smilies/icon_wink.gif)
So*
sì,sì, ogni tanto va legato anche lui..
la prossima volta però attenta all’immagine: alla tipa manca la punta delle scarpe.. o sono scarpe fatte così???
Eccezionale il finale “Sono una bambola di carne, sono una bambola di cuore”.
@Tukuna: a me non sembra proprio che manchi, sono solo tacchi un po’ alti…
@Gian Luigi: tnks![:D](/wp-includes/images/smilies/icon_biggrin.gif)
So*
Proprio caruccio!
Tnks![:D](/wp-includes/images/smilies/icon_biggrin.gif)
So*