Nausea

2009 marzo 4

cileccaguardavo il soffittosto per venireorgasmoorgasmo multiplo definitivoTi è piaciuto?

Questa notte sono stata proprio brava. Sono riuscita a non vomitare sulla moquette.
Certo, per farlo ho dovuto ingoiare il rigurgito che saliva mentre io scendevo le scale, cercando di raggiungere il cesso, ma ho capito che questa volta era un obiettivo impossibile e così mi sono dovuta accontentare del parquet. Ho sboccato proprio tra la porta di camera mia e il corridoio. E ho sboccato talmente forte da svegliare mia madre, che ovviamente nell’accorrere per assistere alla fontana umana ha messo un piede nel mangia e bevi che c’era per terra. Peccato sia arrivata tardi e sia persa tutto le spettacolo, senza riuscire a vedere neanche un getto, ma solo me piegata come il segnaposto in cartoncino sul tavolo di un ristorante.

È stato così che ho conosciuto Bacinella, la mia grande amica. Bacinella ora è sempre con me, come un assistente per persone psicolabili. Solo che io sono gastrolabile. Quando mangio il riso in bianco, mentre sono sulla tazza del cesso sfogliando il catalogo dell’ikea e anche mentre scrivo questa cagata di racconto, Bacinella è sempre al mio fianco, pronta a raccogliere su di sé i miei sfoghi. Ci ha presentate mia madre dicendo: “toh, usa questa, così non ti devi alzare”. Io tengo in braccio Bacinella, rannicchiata sugli ultimi gradini della scala mentre mia madre pulisce per terra. È il minimo che possa fare, pulire, visto che con tutta probabilità me l’ha attaccata lei, l’influenza. La guardo mentre passa gli stracci, rapita dalle scie di bagnato che lasciano sul legno scuro e lucido. Sembrano segni di pattini sul ghiaccio, o, il pelo di un cavallo appena sudato. Ma la cosa più strana in assoluto è che sembra che il pavimento non si asciughi mai, come se stesse vomitando anche lui tra le assi, rilasciando piccole quantità lubrificanti del mio acquoso rigetto. Un po’ come “e rilascerà un pellicola protettiva sulla superficie”, solo che non è lucido per scarpe, ma un rancido distillato di stomaco.

Questo è uno di quei momenti in cui ringrazio di non essere economicamente autonoma. Mi chiedo: cosa avrei fatto se fossi stata da sola? Sarei riuscita a trovare la forza di andare in bagno e prendere degli stracci, piegarmi e raccogliere tutto, oppure avrei lasciato seccare il vomito lì dov’era?
Mi chiedo: se vivessi con lui, mi amerebbe ancora dopo avermi vista vomitare? Mi terrebbe la fronte? Pulirebbe il mio vomito come sta facendo mia madre?

Perché la vera grande prova d’amore è lo schifo.
La misura in cui lo schifo ti diventa indifferente solo perché è il mio è la misura in cui mi ami. Prima di fare un figlio è bene verificare quale sia il livello di schifo che lui è disposto a  sopportare, perché poi, quando partorirai vostro figlio, lui dovrà stare lì a farsi stritolare la mano da te, che caghi, pisci, sanguini e bestemmi allo stesso tempo. Quindi è meglio iniziare subito e mettere alla prova il suo stomaco. Lo sai che un pezzo di vomito mi è rimasto incastrato nel naso prima? Me ne sono accorta quando ho visto un pezzo di carota e insalata sul fazzoletto. Sai che quando ho vomitato la prima volta c’erano anche i pomodori del pranzo sulle pareti del cesso? Lo sai che dopo le pareti della mia col erano così lisce e infiammate che sembrava le avessero bruciate con l’acido? Come un’ustione. Quasi dimenticavo che oltre alla diarrea e ai rigurgiti, domani dovrei anche iniziare a perdere sangue dall’utero. Wow. Mi scoperesti anche quando ho le mie cose?

Mentre elaboravo il mio “questionario dello schifo” sono anche andata un paio di volte al cesso, notando incredibilmente come l’odore della mia merda sia lo stesso del mio vomito e lo stesso sapore dei rutti che salgono come valanghe al contrario dal mio stomaco: uova marce. Tornata a letto con le giunture che sembra siano state smontate e rimontate da uno sfasciacarrozze avrei solo voglia di addormentarmi, ma il gusto di acido bruciore persistente che ho in bocca e qualche residuo solido della poltiglia incastrato da qualche parte tra l’esofago a la faringe, non mi danno tregua.

Considerando che per cercare di non vomitare per la terza volta in 2 ore posso stare solo in una posizione, non mi resta altro che intrattenermi con qualche sega mentale. Così, la prima domanda a cui vorrei avere una risposta non banale è: perché mi è presa tutto d’un colpo questa influenza?

Forse i miei anticorpi sono stati messi in cassa integrazione per carenza di risorse energetiche. Probabile. L’indice febbre è salito a 37, 8 °C. Oppure ho visto per troppo tempo “Blob“. O forse è perché c’è chi dice che una donna che non vive da 17 anni potrebbe anche avere un figlio. O perché le donne andranno in pensione a 65 anni come gli uomini ma a parità di ruolo non sono ugualmente retribuite. O forse perché fa notizia una donna che cerebralmente dotata che fa furore in un quiz inglese. Forse perché ho 24 anni, non sono stupida ma sono precaria e non mi sembra di avere la possibilità di farmi la mia vita. O forse ancora perché la politica è ipocrita ed egoista, i media sono strumentalizzati e la gente idiota, codarda, morta. Forse tutto questo vomitare è perché mi sembra che non ci sia una via d’uscita a tutto questo schifo. A parte il mio culo, o la mia boc… fortuna che di fianco a me c’è sempre Bacinella.

Altri pensieri:

  1. Taglia permalink
    marzo 5, 2009

    Terribile il vomito :x Però spassoso il racconto delle tue disavventure, non so se sia bello dirlo, ma mi sono proprio divertito, cioè per come racconti la cosa, non per quello che ti è capitato (sia chiaro :D ).

    Non so perché tu abbia l’influenza, ma se a letto pensi a ciò che hai scritto nel finale del tuo post, beh, mi sa che vomiterai un bel po’ anche dopo che l’influenza sarà passata. Quello di cui parli: politica, precariato, discriminazione, è il vero schifo, la cena spappolata-liquida-acida sul parquet è niente in confronto ;)

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  2. marzo 5, 2009

    Vedo che hai colto al volo Taglia… :)
    Cmq pare che questo tipo di influenza di ’sti tempi sia molto in voga… molto spiacevole devo dire, ma almeno mi ha ispirata, era tanto che non scrivevo un racconto :)
    So*

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  3. SuS permalink
    marzo 5, 2009

    …e io che credevo ti fossi abbandonata a Satre!!

    Mai conosciuto il froben? con me è stato miracoloso!!
    Riguardati ;)

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  4. marzo 5, 2009

    Grazie SuS! Ma che cos’è il froben? E chi è Satre? (scherzo :P )
    So*

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  5. SuS permalink
    marzo 5, 2009

    http://www.salus.it/farmacopea/dettaglio00.asp?id_prodotto=13317

    è antipiretico -> abbassa la febbre
    è antiinfiammatorio -> calma il mal di gola
    è analgesico -> leva i dolori articolari

    due volte al giorno dopo i pasti, max per tre giorni di fila, e ti rimette al mondo!!

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  6. marzo 5, 2009

    eh, lo terrò presente per quando non avrò anche l’influenza gastrointestinale! :D
    grazie SuS!
    So*

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  7. Kindlerya permalink
    marzo 6, 2009

    Questo post è fenomenale.
    Spero tu stia meglio però! :)

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  8. marzo 6, 2009

    ehehe grazie!
    Va un po’ meglio, ma solo un po’. Almeno non vomito più :)
    So*

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Trackbacks and Pingbacks

  1. Sophieboop’s

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