Non domani

2009 gennaio 22

ti voglio adesso
per sentirmi afferrare nel cuore e cadere nel sesso buio e senza storia
ti voglio adesso
per venerare il tuo cazzo come una divinità pagana
che ha profanato la mia solitudine
convertendomi al piacere
benedetta dal tuo orgasmo
ti voglio adesso
per donarmi
ti voglio adesso
non domani

Altri pensieri:

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    gennaio 22, 2009

    per donarmi – perdonarmi (mi devi perdonare)

    la necessità di scusare l’insistenza vorace dell’amore e del desiderio, come se talvolta a chiedere e darsi con tale intensità, ci si sentisse persino in colpa perché lo si fa con uno slancio e una passione che comporta l’esclusione del resto del mondo; il fatto che cancelliamo e dimentichiamo la nostra vita: impegni, necessità, lavoro, doveri ecc., per esistere solo in quei momenti di passione che non bastano mai. Ma cancelliamo (o pretendiamo di cancellare :D ) anche quella del nostro/a partner per vivere ogni istante (presto, subito e sempre e ancora) in modo esclusivo ed assoluto, e magari questo volerlo/a tutto/a per noi con tale esclusività e “subito!” lo si avverte come qualcosa di egoista da parte nostra, qualcosa di giusto e puro e buono ma che bisogna anche farsi perdonare. D’altronde funziona il “ti voglio adesso”, non il “magari facciamo tra un’ora o domani o…” è bello così, è bello dirlo, sognarlo, sentirlo, viverlo :D

    Mica ho voluto spiegare cosa tu hai scritto eh, ho spiegato come io ho letto la tua poesia ;)

    ReplicaReplica
  2. gennaio 22, 2009

    Sì, hai ragione: “è bello così, è bello dirlo, sognarlo, sentirlo, viverlo” :)
    So*

    ReplicaReplica

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