JapiJane.cl – Adult Toy Boutique.
Non solo vibratori ma giochi (erotici) per adulti, nel senso letterale del termine. Speriamo solo che il coccodildo non morda: scomodare Mr. Croccodille Dundee per usare un sex toy mi sembrerebbe eccessivo.
P.s: le dida sono frutto della mia mente perversa
Ispirazioni bagnate dalla mostra sull’arte erotica giapponese Shun ga.
Ha gli occhi chiusi la concubina, la moglie, l’amante. Ha gli occhi chiusi il sovrano, il marito, l’amante.
E dalle bocche socchiuse le lingue si toccano e le braccia si stringono tra teiere, paraventi e salici. Ci sono carni che vivono la meraviglia dell’umana perversione.
Ci sono gli orgasmi più indecenti di cazzi e fiche giganti che spalancano petali di carne come piante voraci e ci sono piedi contorti e rannicchiati nell’intimità del piacere. Ci sono madri che allattano e vengono scopate, ci sono amanti che godono avidi con i kimono allentati, ci sono sessi che si bagnano e si fottono felici. Ci sono uomini e donne che si prendono per i capelli, per mano, per pelle e giocano al sesso.
Nei loro corpi disarticolati c’è tutta l‘oscenità pornografica dell’amore.
Lo spot tv del Tantum Rosa ha provocato grande ilarità (mia) durante cena con la quasi-suocera. Grazie, eh.
Ma:
1: i gargarismi con tantum rosa si fanno appese al soffitto a testa in giù?
2: perchè trasmettono sempre le pubblicità dei prodotti per emorroidi, diarrea e irritazioni vaginali all’ora di cena?
3: se la famiglia del Tantum Verde si chiama Boccasana, come si chiama quella del Tantum Rosa?
Il cielo eiacula neve
piccoli schizzi di gelo
in cui ci rotoliamo senza pudore
ridendo nudi
delle carni dure dal freddo
e ferite dal ghiaccio
perchè non esiste inverno che non sia diventato primavera
perchè non esiste sperma che non sia speranza
Pensieri senza mutandine ha traslocato!
Non è ancora tutto a posto, ma ci sto lavorando da brava porno massaia.
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Se avete qualche domanda, scrivetemi nei commenti e vi risponderò con la ramazza in mano.
Ormai scopo di continuo e cucino php.
…ed era terrificante. Letteralmente.
Poi, un giorno, il brutto anatroccolo vibrante, da cupo e sgraziato che era, si trasformò quasi per magia in un aggraziato cigno lussurioso al servizio del piacere, che fece impallidire e godere anche chi prima lo aveva tanto deriso e disprezzato. E vennero tutti felici e contenti.
Eppure, anche se questi rudimentali sex toys vintage sono meno belli delle moderne paperelle vibranti, anche se amo il silicone, l’acciaio e le forme postmoderne, fantastiche, anatomiche, eleganti o volgari, l’igiene e la tecnologia, non riesco a fare a meno di amare questi ammassi di ferraglia. Non riesco a non subire la loro fascinazione meccanica. Che mi riporta lì, alla pangea del piacere automatizzato. Artificiale. A quando è nato quel fuoco che aspira al sovrannaturale, al superumano e l’uomo ha incontrato la macchina. Quella macchina che l’uomo stesso ha creato e controlla, ma di cui ha bisogno per andare al di là della sua natura carnale. Per sfregare ed erodere il muro molle dei suoi limiti.
Costruire orgasmi come mulini, telai, ferrovie. Assemblare sensazioni. Animare contatti e sinapsi. Circuiti a godere perpetuo.
E gli ingranaggi che scattano e cigolano mi sussurrano read more…