Nel casino degli ultimi tempi stavo quasi dimenticando un piccolissimo particolare: il mio racconto erotico Straordinari è stato selezionato per l’antologia di racconti erotici Oxè Awards 2010 e pubblicato nel volume omonimo.
E’ la prima volta che il mio nome finisce in un libro. Uno di quegli ammassi di carta che forse resteranno a memoria dei posteri, scandalizzati dal fatto che un cadavere abbia potuto scrivere certe sconcerie. Uno di quei fatti sconvolgenti che si fatica a metabolizzare.
Ecco la prova – ribaltata, ad opera della webcam del Mac – della mia opera.
E un grazie allo staff di Eroxè, che ha selezionato i racconti e curato l’antologia.
Bentornata. Ti aspettavo.
Sento di nuovo l’odore incendiario dello zippo, lo faccio schioccare e con le dita schiocca una briglia sciolta di fiamme. Mi accendo una sigaretta. Il mio incendio sacrificale. Guardo il mio riflesso nella finestra scura. Penso. Penso pensieri sottili come il fumo che mi esce dalla bocca, invitante caldo, ma che non riesco mai ad afferrare, se provo ad afferrarlo con le dita. Devo chiudere gli occhi, respirare, allargare le narici. Sono cieca, ma so dove andare.
Seguo quel pensiero costante, istinto ossessivo e possessivo di voler stringere la realtà in sole due mani. Quel pensiero costante che si insinua come una schizofrenia rubando particelle di vita vissuta, facendole diventare voci, gesti, manipolandoli sotto i colpi epilettici della tastiera. Devo stare attenta a non mordermi la lingua. Devo venerare ogni dettaglio. Spolvero una vita che un tempo mi apparteneva e lo sfregamento di corpi lucida serrature che non pensavo di avere. Orifizi mobili, ingordi, invadenti nel loro essere dilatati, pronti a prendere, a succhiare. Analizzo ogni emozione con linee trasversali. Una sezione astratta della mia carne viva. Poi dimentico, dormo, mi drogo di vita, incosciente, assuefatta, feticista. La parte per il tutto. Innamorarsi, perdersi, ritrovarsi diversi ma ancora insieme, sempre insieme. Perché non amerei quella parte se non fosse parte di te. Di me. Di noi.
Questo libro è parte di tutto. Lascio scorrere un piscio caldo di lettere. Ho i reni rotti, esce urina, esce sangue, respiro non filtrato, non digerito, a volte indigesto. Esce un’anima liquida. Trasformabile come elettricità. Basta rischiare avvicinando l’acqua alla presa. Basta cullare la scintilla abbastanza a lungo all’interno del corpo. Una gestante d’ispirazione con ventre gonfio e le gambe lente e read more…
E’ da un’ora che guardo cataloghi di sex toys e sto seriamente iniziando ad eccitarmi. A pensare a tutto quello che potresti farmi. Tendomi così, ferma con una lingua di corda attorno ai polsi e le gambe spalancate come una chiesa di domenica mattina, legate a una sottile barra d’acciaio. Mentre provi tutti i miei giocattoli su di me. Il dildo di vetro è ghiaccio ma mi scioglie. Quello nero di silicone è troppo grosso e sento tutti i suoi contorni quando me lo spingi dentro. Vedo un plug e immagino come lo faresti scivolare piano, tagliandomi il fiato come un bisturi, dilatando il mio culo e il tempo. Riempiendo di sangue caldo ogni spazio vuoto della mia fantasia.
E sono io che divento il tuo giocattolo, la tua bambola di carne e cuore, da decorare di sperma e far sussultare con colpi decisi, come una di quelle di porcellana, che se le scuoti emettono un debole gemito metallico. Sbavi il mio rossetto con le dita e sento il nero che cola dai miei occhi con lacrime di troppi orgasmi. E i miei capelli arruffati per dispetto, la mia schiena scarabocchiata di graffi e cera. Stai a guardarmi, monitorando il risultato dei tuoi esperimenti. Mi dai una sberla leggera, o una carezza. Per me non c’è differenza.
Ma non ci pensare due volte. Ricomincia a giocare. Gioca con i miei nervi e la mia pelle. Sono il tuo manichino di stampo industriale da trasformare come vuoi. Sono una riproduzione plastica dalle emozioni snodabili.
Giochi a farmi venire e a negarmi l’orgasmo di un’istante. Provi la reattività dei miei istinti. Testi l’elasticità e la profondità di tutti i miei orifizi. Ti masturbi contaminando con il tuo cazzo ogni centimetro del mio corpo.
Ti eccita vedere quanto riesci a sconvolgermi e a farmi urlare note roche. Godi nel sentirmi tremare sotto le tue mani con gli occhi appannati.
Mi hai ridotta a una bambola senza cervello. Hai rotto tutte le mie giunture mentali e lussato ogni pensiero. E quando finalmente ritieni di avermi usata abbastanza e ti spingi dentro di me sento solo un calore stupido, sordo, incomprensibile che mi infiamma le viscere. Le fa contorcere. Pulsare.
Sono una bambola di carne. Sono una bambola di cuore.
Faresti meglio a fare da te
Non è quando muori che tutta la vita ti passa davanti agli occhi: è quando traslochi.
E’ una scopata di pochi, lunghi colpi: pieno vuoto, vuoto pieno. Una stanza costipata di vita e istanti viene evacuata. Quello che non viene riufiutato contamina una casa pulita di contorni, corpi, sostanze.
Le gruccie nell’armadio si svuotano una alla volta, tintinnano plastiche e oscillano scontrandosi come impiccati spogli.
Poi scatole, pacchi, valigie, riempite a mano, sollevate a braccia come neonati sfolati all’annuncio della rivoluzione e i mobili portati sull’uscio, come bambini che aspettano sul ciglio per essere partoriti nel sudore.
E in quella casa bianca che stai facendo tua, nella prima notte che è tua, scopi con l’immaginazione ogni angolo con le tue fantasie read more…
[...] da buon maschio-fiero-segaiolo (ma anche no), e visto che non sono molte le ragazze che come te ammettono di trovare eccitanti i porno, mi piacerebbe “usarti” per togliermi una curiosità [...]: qual è il genere di filmato che ti colpisce e che ti rimane nella memoria? e perchè? io una mia hot-list ce l’ho… e tu? [...]
Z
[...] mi piacciono molto gli amatoriali, detesto quelli troppo patinati e artificiali tipo mega-produzioni americane e apprezzo molto se invece di gemere e basta ci sono un po’ di sconcerie verbali… di solito non scarico ma vado direttamente su qualche sito alla youporn, tipo tube8 e badjojo e poi mi colpiscono i porno fantasiosi tipo Sex trek, o qualche genialata giapponese… insomma, a parte qualche perversione con animali domestici, mi piace e guardo più o meno tutto, e quel che non mi piace molto lo trovo interessante… mi incuriosisce… sono curiosa riguardo l’animo e il corpo umano, insomma.
So*
Ps: Ammetto che la saga di “The training of O” è tra i miei preferiti, anche se non credo di avere ancora trovato davvero il mio ideale di porno… eccetto quello che vedo nella mia testa e metto in pratica
[...] voglio davvero ringraziarti per la risposta. In realtà devi sapere che non sono poi così un fissato del porno (anche se leggendo qui sotto chiunque penserebbe il contrario). Certo, mi piace, ma tendenzialmente non amo abusarne, anche perché mi dispiacerebbe farmelo venire a noia. E’ solo che un paio di settimane fa un tizio che conosco read more…
Una lezione di educazione sessuale trovata su Facebook. Viene dalla Spagna, di più non so. Ma spiegare il sesso con le biro trovo sia un esercizio impeccabile di creatività, da portare come esempio a tutte le “classi”.
Fate sesso sicuro, anche in autogrill.
Un video semplicemente BELLO. C’è solo una pecca: in un’orgia mai usare lo stesso preservativo con partner diverse/i.
via | fastidio | Sonichead