Ancora per la serie Promiscuità - ovvero, collaborazioni – dopo softblog, sono andata anche con la Frida.
Non nascondo che le donne mi siano sempre piaciute. Soprattutto quando sono attente, creative e irriverenti come la Frida, web magazine tutto al femminile.
Un giorno ci siamo incontrate, abbiamo scambiato due parole ed è subito scoccata la scintilla: non erano passati nemmeno 5 minuti che avevamo fatto amicizia e ci eravamo tolte – mentalmente – le mutandine.
Ecco una nuova collaborazione bloggara che spero continuerà a scorrazzare per il web senza mutandine per lungo tempo, dopo questo post d’esordio.
Grazie speciale a Chiara.
Oggi per me è un giorno importante. Oggi, un anno fa, succedeva qualcosa di impercettibile e sconvolgente nella mia vita. Nell’oggi di un anno fa c’entra, in un modo o nell’altro, anche questo libro.
E forse sarà una coincidenza, ma un ann0 fa anche questo libro era diverso. Come me.
Un anno fa, BDSM di Ayzad – una vera e propria guida pratica per amanti e sperimentatori dell’erotismo a tinte kink – sbirciato per la prima volta un paio di anni fa tra gli scaffali della libreria e gli occhi dei curiosi che si nascondevano dietro libri più “rispettabili”, era più piccolo e aveva la copertina morbida, bianca e illustrata. C’erano delle foto, che ti saltavano in mano, stampate su una carta più spessa e lucida del resto del libro.
Ora è un imponente volume nero opaco, molto più chic e “definito”, con la copertina rigida marchiata a fuoco dal rosso, è più grande, ci sono più foto e anche qualche contenuto in più.
L’ho sfogliato ieri, passando un attimo in libreria al reparto sessualità. Era lì, che mi guardava, sbattendomi un po’ in faccia il tempo e l’evoluzione delle cose. Non so perchè, ma non l’ho comprato. Forse perchè è un libro che pesa, non solo fisicamente, ma anche nella mia coscienza, e c’è uno scaffale ben preciso – ma che ancora non esiste – in cui lo voglio infilare.
O forse, dovrei solo smettere di procrastinare e provvedere, per iniziare a sfruttare il suo sapere.
… bloggare in fondo è così semplice…
basta un link alla fonte
che ti faccia trackbackar!
Venerdì. Pubblicato il mio racconto “Blackout” su Softblog.
Grazie a Rekla per la generosa introduzione
Tra una decina di giorni il prossimo scambio di coppia narrativo.
Campagna per Levonelle, pillola del giorno dopo senza prescrizione medica, uscita in Uk.
Una cosa sola: siamo INDIETRO.
Via | razorsisters
Lust Erotic Boutique: Birds & Bees
A little less innocent
Non hai neanche aspettato che accendessi la luce. Mi hai presa lì, in anticamera, con la luce spenta e le chiavi che tintinnavano ancora nella serratura.
Hai iniziato a baciarmi il collo, stringendomi da dietro, e ho sentito il mio stomaco precipitare nel vuoto quando le tue mani si sono arrampicate fino ai miei seni, stringendoli con la forza di chi ha fame.
Forse il soffuso erotismo di tutta la giornata doveva averti affamato. Forse è stato quando hai nominato Basic instinct e io ho accavallato le gambe lentamente, facendomi leccare dai tuoi occhi proprio, lì, in quell’attimo di pausa in mezzo alle mie gambe, che hai iniziato a meditare tutto questo. O forse, forse, ti sei solo lasciato prendere dalla voglia del momento senza curarti di niente.
Mi ordini con un sussurro di slacciarti i pantaloni e io eseguo prontamente, senza aver neanche voglia di disubbidire, e la lingua di pelle della cintura che scivola fuori dalla fibbia e mi lecca la mano, con tutti e 5 i bottoni dei tuoi jeans che cedono tra le mie dita come un inutile mucchio di scacchi sotto l’assedio della regina.
Mi dici di abbassarli e di abbassare anche le mutande, e io non faccio in tempo a toccarla che la tua erezione sbatte contro la mia gonna, ormai alzata.
Sei sempre dietro di me e mi tieni le mani con forza, fermandole per i polsi, incrociate contro la schiena. Vorrei girarmi e divorarti il cazzo, succhiandolo read more…
Abbiamo limonato duro e appassionato questo week-end.
Abbiamo limonato al parco, in macchina e anche prima e dopo la moto gp,
che durante guardavamo la tv.
Abbiamo leccato palati per parlare, ghiaccioli per bere e pelle per godere.
Abbiamo accavallato gambe,compenetrato carni e incrociato dita,
diventando un unico essere ermafrodita.
Abbiamo dormito. Un po’. Su.
Su e giù. Giù e su.
Abbiamo affrontato crisi di pianto, crisi di ormoni e anche di neuroni.
Abbiamo scopato anticamere, sbattuto uova e fottuto il pudore.
Abbiamo fatto l’amore.
In questo week-end
lungo e duro.
Ps: questo post non pretende di avere un senso. Neanche incompiuto.
Giovedì sera – sì, lo so, sono in ritardo – sono stata invitata dagli amici di Liberator ad un party all’Hollywood.
Lista, privè (la mia prim volta in un privè!), quattro chiacchiere e champagne, qualche sculettamento e poi… i cuscini! C’era anche il lettone marshmellow (ho scoperto che si chiama Zeppelin): non potevo fare a meno di (ri)provarlo, anche se la mia attenzione questa volta è stata calamitata da una specie di chez-longue tutta curve che promette posizioni molto interessanti… Io ne ho provata una, imitando la signorina svestita sopra di me.
Ovvio che, nel tornare a casa (tardissimo per me) mi sia venuta qualche buona idea su come arredare casa…
Evitando abilmente la calca da inaugurazione, sabato pomeriggio sono andata a gustarmi uno degli eventi dedicati al rapporto tra eros e design proposti al Fuori Salone, ovvero (papapapà!): il Red Light Design Event.
Erano esposte opere di designer famosi – da Fabio Novembre e Karim Rashid, a Zaha Hadid – ma anche i sex toys di Lelo e Philips, per citarne alcuni.
Ebbene, quest’incursione nel design mi è piaciuta molto: mi sono divertita, ho riso, ho fantasticato mordicchiandomi il labbro inferiore, e ho fatto un po’ di foto. Dopo di che, ovviamente, mi sono fiondata in motel con Lui, ispirata da cotanta creatività.