Really fetish

2009 giugno 10

Accessori really fetish trovati spulciando in rete.

Collant con vene (varicose?)

Collant con vene (varicose?)

Bavaglio per il pisello sbrodolone

Bavaglio per il pisello sbrodolone

Imbottitura anti-cameltoe

Imbottitura anti-cameltoe

Kamasutra di cioccolato

Kamasutra di cioccolato

Scarpa fetish+SM

Scarpa fetish+SM

Palloncino con pompino

Palloncino con pompino

Vibratore ecologico con carica a manovella

Vibratore ecologico con carica a manovella

Anello di fidanzamento

2009 giugno 9

Altro che brillocco! Io voglio questo anello autoerotico!

Votato dall’Independent come uno dei 10 migliori sex toys, questo gingillo di Coco de mer fa la sua porca figura, soprattutto quando invece di sfoggiarlo all’anulare lo si usa per intense sessioni auto-orgasmiche.

Ecco la verità: i diamanti saranno anche i migliori amici di una ragazza, ma le perle sono le sue migliori amanti.

Secret Fetish Look

2009 giugno 8

Allora, le cose stanno così: il 12, cioè venerdì c’è Secret (per gli amici Fetish Party) e non so ancora cosa mettermi.

Considerando che tra macchinari da bondage, performance, danze e mostre ci sarà anche il Great Look Award (un concorso che premierà le migliori mise del party) la questione mi sembra del tutto rilevante.

Le idee finora vagliate sono:

  • Cappuccetto rosso fetish con corsetto, mini tutù in pizzo e decolleté in vernice, tutto in tinta
  • Barboncina ammaestrata con coulotte bicolori e qualcosa che devo ancora escogitare (ovvero: tutto il resto a parte le coulotte)
  • Moto Ducati: tutina di rete e protezioni da moto + scritta in latex sulla schiena “Ducati” + tacchi vertiginosi in vernice nera. L’unico problema è che non so se esiste un plug a forma di marmitta.
  • Casalinga disperata e tutta sgualcita dalle voglie del maritino. I bigodini saranno fetish?
  • La bella del ballo, un po’ cattivella e un po’ desnuda, con vestitino casto sopra ma sporcaccione e smutandato sotto

Qualche consiglio? Suggerimento? Ideuzza?

Anche il look dello scorso Secret non era male, un po’ pin-up da scorribanda. Nel caso, spero solo che tutti abbiano la memoria corta. Se ce l’avessero troppo lunga, la colpa è sempre del tempo bastardo che non basta mai.

Marcare il territorio

2009 giugno 8
di Sophieboop

Qualche sera fa ero a una festa in un parco. Ero anche di buon umore, tutta sgallettata e pronta a cimentarmi in danze alquanto tamarre con il mio Lui e alcuni amici.

A un certo punto è arrivata questa, che io amichevolmente chiamo maledettazoccolaimpunitaintelligentemastornzagattaprestomorta. Mi era sembrato di averla già vista, ma mi ci è voluto un po’ per assemblare le informazioni. Già una volta in mia presenza, aveva allungato un po’ troppe le sue manacce sul MIO Lui e Lui le aveva dimostrato di non gradire. Oltre ad avere le cosce firmate Rovagnati e ad avere il nome di un fiore banale e puzzolente, questa maledettazoccolaimpunittaeccetera ha il difetto di non avere ben presente il concetto di proprietà privata – non che Lui sia un oggetto, è chiaro – e neanche quello di non troieggiare con i fidanzati altrui, e, dopo avermi sommariamente salutata con un sorrisino falso, senza mai staccare la mano del suo fidanzato, ha iniziato a mettere di nuovo le sue grinfie sul mio, col fare lascivo tipico della gatta morta.

A questa maledettazoccolaimpunittaeccetera dico solo che anche le 9 vite delle gatte morte prima o poi finiscono.

E non dite che sono gelosa.

Serate bastarde

2009 giugno 4

Gli argomenti che affrontiamo son quelli delle grandi occasioni: sesso, morte e politica. Il linguaggio è quello del Satiro, quell’essere a membro eretto che aveva il compito di purificare la terra dagli spiriti maligni ostentando riso e linguaggio scurrile come affermazioni della potenza rigeneratrice della natura. Che ha il compito di attaccare i territori di premesse e pregiudizi in cui siamo incappate. E di contro il linguaggio della poesia che solleva il mondano e lo lancia nello spazio. La vita è breve e la necessità della liberazione un dovere. Il dovere di conoscere la verità dei fatti, di conoscere chi si è veramente al di là di quello che qualcuno ci richiede di essere. In genere il mondo lo vediamo tratteggiato in maniera lungamente più grossolana della nostra intima consapevolezza del mondo stesso. Ma la società si è strutturata per sottrarci il fuoco dell’indagine, la Sorpresa, e ancora peggio: l’ Entusiasmo. Ci siamo strutturati per perdere l’uso della parola, la capacità di raccontare ciò che esattamente siamo, ciò che esattamente vorremmo essere. Serate Bastarde è uno spettacolo che cerca innanzitutto uno spiazzamento, una sorpresa in noi che lo facciamo. La sorpresa di scoprire cosa c’è, attualmente, dietro alla guerra, dietro a un corpo martoriato dal fuoco, dentro alla casa di una pensionata costretta a lavorare a settant’ anni, dietro alla morale della religione, dentro al lutto, dietro alla bandiera. Serate Bastarde è un intreccio di quadri eseguiti sottoforma di Stand Up, esibizioni fisiche, prosa, satira e tragedia.

A chi fosse a Milano l’8, 9 e 10 giugno consiglio questo spettacolo rosa shocking in scena al Piccolo Teatro Strehler.

Qui trovate anche il video dello spettacolo L’asta di cazzi. Spassoso davvero :)

Casalinga d’altri tempi

2009 giugno 4

Non mi riferisco a quelli passati, ma a quelli futuri. Non so perchè, forse è che vorrei tanto avere una casa mia, con il mio Lui, ma ho una gran voglia di rispolverare il ruolo di massaia e lucidarlo a dovere come un doppio dildo d’argento.

Stare a casa, preparare dei dolci, scrivere rintanata nel mio angolo fumoso e costruire sex toys seguendo le istruzioni dei manuali di economia domestica. Ecco, mi vorrei dare al fai da te e scoprire tutte le soddisfazioni bondage che possono dare dei bigodini morbidi. O delle mollette per stendere il bucato, un battipanni di vimini o un panetto di burro. Raffreddare la piastra del ferro da stiro per sentire che effetto fa sulla pelle o sedermi sulla lavatrice con dentro le mie geisha-balls, allenando i miei muscoletti pelvici per quando Lui sarà rientrato a casa. Dovrebbe funzionare come una di quelle pedane vibranti delle televendite. O vedere se l’anticalcare ha fatto effetto testando il getto della doccia sul mio clitoride.

Credo sarei così di buon umore da presentarmi ogni sera davanti alla porta ad accogliere il mio quasi-marito con le tette di fuori, chiedendogli con un sorriso “caro, desideri un aperitivo prima di cena?”

Panico

2009 maggio 26
di Sophieboop

All’improvviso ti senti come se avessero spento la felicità dal mondo e la tua immaginazione salta talmente oltre da raggiungere la più orrenda delle realtà.

Deglutisci aria secca e lo stomaco si rannicchia stretto in un angolo di costole mentre il cuore si frantuma in battiti spezzando elettricità e il respiro ti taglia la gola producendo piccoli singulti sincopati.

E tu ti dibatti come la coda di un pesce amputato e sbatti ancora, ancora e ancora in un buio che è troppo stretto persino per sentire le tue stesse urla mentre ricordi o fuggi qualcosa che non sai afferrare e l’infelicità ti morde i piedi che scattano senza ragione per non morire.

L’altra mattina credo di aver avuto un attacco di panico.
Sono sulla buona strada per diventare una vera svitata.

Il nocciolo della questione

2009 maggio 26
di Sophieboop
A vedere la foto forse qualche somiglinza cè

A vedere la foto forse qualche somiglinza c'è

Sinceramente: qualcuno sa trovare una qualsiasi assonanza tra la parola “gheriglio” e la parola “clitoride“?

Io no, per suoni proprio non ci arrivo. Al massimo riesco a trovare una certa rassomiglianza tra il clitoride incappucciato da piccole labbra grinzose e un accartocciato frutto di noce.

Mentre attendo che qualcuno mi sveli l’arcano lessicale, io inizio a tremare al pensiero che qualcuno potrebbe voler accarezzare un clitoride con uno schiaccianoci. Brutto sadico perverso.

(S)venire con la bocca

2009 maggio 22

SESSO ORALE, TENTA RECORD MA SVIENE DOPO IL 75ESIMO…
(Agi) – Ha tentato di battere il record mondiale di sesso orale con piu’ di 200 uomini, ma giunta al settantacinquesimo ha avuto uno svenimento ed ha dovuto interrompere il tentativo. Protagonista della singolare prova hard e’ stata una giovane pornostar di Amburgo, Carolin W., 19 anni, in arte Cora, che aveva convocato una nutrita schiera di uomini nel pornolocale “Sexy Heaven”, situato nel famoso quartiere a luci rosse di St. Pauli, nei pressi del porto della citta’ anseatica. Il quotidiano ‘Bild’ riferisce che l’esercizio erotico si e’ svolto in maniera anonima, con Cora che uno dopo l’altro ha cominciato ad occuparsi attraverso un foro (Glory Hole) degli uomini posti dietro una parete.

Tutto e’ andato avanti secondo i piani per i primi 50 minuti, quando il sistema cardiocircolatorio di Cora ha cominciato a fare le bizze e la ragazza ha avvertito forti giramenti di testa, che l’hanno costretta a rinunciare al tentativo di entrare nel Guinnes dei primati di questa specialita’ erotica. A dichiararsi comunque soddisfatto del risultato e’ stato il manager della pornostar, che “senza preliminari” ed in breve tempo era riuscita a portare all’eiaculazione di 22 uomini.
Delusi, gli altri rimasti in fila.

E ci credo che questa è svenuta! Il pompino è un atto d’amore da esercitare con la massima passione e il massimo impegno e richiede anche un certo sforzo fisico se fatto a dovere. Personalmente, preferisco amare un cazzo solo per tutta la vita, piuttosto che battere un record, e scoprire tutti i modi per farlo godere. Per amarlo e onorarlo finchè il periodo refrattario post-coito non ci separi.

Ps: ah, e anche lavarlo e coccolarlo con la mia lingua dopo che è venuto. Dopo tutto sono una donna all’antica.

L'unico frutto dell'amor…

2009 maggio 20

… è la banana!

Ricordo di aver visto un porno in cui c’entravano – letteralmente – fragole e banane. C’erano delle donne saffiche che facevano un bel frullato di succhi (i loro) e frutta. Come quelli che mangiavo (o bevevo?) da bambina. Mi ricordo che c’erano anche i frullati ghiacciolo. Io prendevo sempre quello alla fragola perchè era rosa. Dieci anni dopo quei frullati ghiaccioli, io ero lì a guardarmi i porno di nascosto sui canali non criptati del satellite. Quanti ricordi.

Vengo al punto. L’altra sera sono stata a un party offerto da una nota marca di frutta per il lancio dei suoi nuovi frullati, che ho sorseggiato a bordo piscina in una bellissima villa nel cuore della Milano “bene”. Tra tutti, quello più rosso, gusto melagrana e lampone era il mio preferito. Adoro i lamponi. Adoro anche le ville con piscina e appena sarò ricca me ne comprerò una, di quelle tonde e con i gradini. Diciamo che le due cose “frullate” insieme hanno prodotto interessanti fantasie di deboscio e perversione oziosa. Di quelle talmente strane che ti vengono solo quando non hai altro a cui pensare se non fottere il tempo.

Lo scenario interno della villa si prestava molto bene a scopate itineranti, aggrappandosi alle tende, accartocciandosi nei caminetti e lasciando qualche traccia di umori umani sulla tappezzeria damascata o sugli arazzi appesi alle pareti. Ma nulla batte nelle mie preferenze il giardino con la piscina.

Te ne stai lì, in pieno giorno, completamente nuda sulla sdraio, a sorseggiare un cocktail alla frutta. Alcoolico, e di prima mattina, che se no il deboscio di lusso e corruzione non regge. Magari la voce gracchiante di un grammofono in sottofondo, che arriva lontana, dall’interno della villa. E poi lui, che si siede ai piedi della sdraio mezzo nudo e con quella sua aria arrogante e viziata. Viziosa. Sentire che ti sta guardando da dietro gli occhiali da sole anche se tu, i suoi occhi non li puoi vedere. Ma li senti. Li senti che ti stanno già scopando ogni singolo millimetro di pelle. Lui, poi, dovrebbe essere quantomeno un cugino, o un fratellastro, per rendere la cosa davvero sporca. Del tipo Le relazioni pericolose. Te lo puoi anche immaginare tale e quale al tuo uomo, ma lì, in quella fantasia idromassaggio e prati all’inglese, lì dev’essere un parente prossimo. Promiscuo. Lui prende una banana da un cesto appoggiato sul tavolino di marmo di fianco a te, e nel farlo ti sfiora la pelle nuda. Poi spoglia lentamente il frutto della sua buccia carnosa e ne morde la punta affondando i denti con un certo gusto sadico. Te la offre gentilmente, ma con la pretesa insindacabile che tu faccia lo stesso con la banana, e poi con il suo cazzo. A questo punto, prima che tutto inizi sul serio, l’inquadratura dovrebbe spostarsi sull’unico vicino di casa nel campo visivo, che dalla terrazza della sua villa osserva la scena, fumando un sigaro nella ua vestaglia di raso. Il vicino guardone se lo tira fuori e inizia a menarselo lentamente, che tanto la mattina non prende mai impegni prima di mezzogiorno. Una colazione, magari. L’inquadratura torna ai due sessolabili in piscina, che scopano e magari fanno qualche giochino di breath control. Poi arriva anche il giardiniere, che posafrettolosamente le cesoie per potare la siepe e si unisce con foga ala coppia giusto in tempo per la doppia penetrazione e il primo orgasmo di lei. E’ ovvio che a un certo punto arriverà anche la cameriera e il vicino voyeur entrerà dal cancello aperto per chiedere un po’ di burro per i croissant e invece troverà solo sborra. Purtroppo il finale dei porno è quasi sempre uguale. Io invece, farei finire tutto con uno sguardo sconvolto e dall’innocienza di plastica, un tuffo in piscina e una bella pisciatina liberatoria post-coito. Tanto la piscina è tua.

Che strani passatempi che ha la gente. Quasi come se non avesse nulla di meglio da fare.