Sono in arretrato
Arretrato. Una parola che amo tanto nel suono, quanto detesto nel significato. Sono in ritardo su tutto, con cose a vanvera che sguisciano tra le mie mani, oggetti che non riesco ad afferrare, immagini che non riesco a mettere a fuoco, pensieri che non riesco ad addensare. La vita mi sfugge dalla mani. Non la sento più tanto mia, non mi sento più tanto me. Non so se mi sento più tanto bene.
Sempre a rincorrere, sempre ad avere il fiatone, sempre a chiedersi perché il tempo accelera, o forse perché io vado così piano. Ci sono sex toy, viaggi e fumetti di cui parlare, riflessioni e sogni da confessare, preimpostati in bozze che diventano sempre più arretrate di giorno in giorno. Ci sono persone che vorrei vedere, cose che vorrei o dovrei fare fare, commissioni da sbrigare, posti che vorrei vedere, fantasie che vorrei vivere, piaceri da cogliere, sorrisi da dispensare. Parole che vorrei dire, parole che vorrei scrivere.
Ma in fondo c’è solo un’azione – unica, fondamentale. Per tornare a governare il mio corpo/persona. Per ricominciare dettare il tempo, a imprimere il ritmo.
Senza sentirmi più in arretrato, ma semplicemente felice, perché dove sono è dove voglio essere. In una vita così, le lancette non sono ghigliottine, ma un solletico elettrico da rincorrere, per restare sintonizzati.
A dire il vero ero io ad essere in astinenza……….per fortuna che SANPA è a due passi!
Gu? Non capisco…
So*
SANPA sta per SAn Patrignano, famoso centro per la terapia delle dipendenze!!
^__^
La si potrebbe definire una sorta di sindrome del Bianconiglio … terribile, bisogna per forza riprendere in mano le redini della propria vita per non perdersi nel caos. Eliminare il superfluo. Non è facile.
avevo scritto un post a proposito ma era stato trvisato per essere un post sull’eiaculazione precoce…
benvenuta so nella grande famiglia della giornata di almeno 36 ore!!!
Veramente sono già da tempo in quella delle 48!
So*
@Sophieboop: è vero, ricordo!