Fumetti erotici mon amour!
Quando avevo 8, 9 anni, mi cugina più grande leggeva Dylan Dog. Me ne sono innamorata e proprio grazie a lui, che se ne portava a letto una nuova ad ogni albo, ho fatto le mie prime scoperte in fato di sesso. Anzi, all’inizio rimanevo delusa se nel fumetto appena comprato non c’era anche qualche avventura erotica, in mezzo a zombie e vampiri. Da qui, forse, la mia passione per l’horror, l’eros… e per i fumetti.
Adesso che sono grande ho iniziato a dedicarmi a visul-letture ben più esplicite, che offrono storie immaginifiche e suggestioni, margini di fantasia che la realtà non può offrire, e spesso neanche un buon porno. E’ un po’ come ritrovare le proprie piccole perversioni disegnate a mano, liberate su carta invece che chiuse nella mente.
Mi metto sotto le lenzuola, la sera, tenendo con una mano l’albo e con l’altra… oppure leggerli con lui e poi…
Gli ultimi che ho letto sono stati Il chiodo fisso, vol. 1 e vol. 2 (che forse non è troppo erotico, ma è davvero divertente!), Camera 121 (di cui mi hanno molto eccitata la trama e la location: hotel, come al solito!) e Storia di Twenty 3 (leggendolo l’eccitazione davvero non mi ha dato tregua, tanto che ho diluito la letturta in più tranche/orgasmi).
Al momento sto leggendo il bellissimo Lost girls… a breve la recensione!
Sì, anche a me piaceva Dylan Dog non solo per le storie che venivano raccontate, ma anche per il momento “amore con le clienti”, io prima sfogliavo l’albo per vedere se Dylan Dog si portava a letto una cliente e poi iniziavo la lettura.
Il fumetto erotico era parte della formazione degli adolescenti della mia generazione, insieme alle riviste, e in età più “adulta” i film in vhs. Il fumetto ha una caratteristica unica: libera la fantasia, non solo di chi scrive e disegna la storia, che può rappresentare in modi e con situazioni che magari nella realtà non possono esserci; ma anche di chi legge che, nella lettura, rispetto ad un film, ha un ruolo più attivo nel costruire fantasie nella propria mente. Almeno per me funziona così. Il fatto che l’immagine rappresentata sia statica, talvolta stilizzata, non reale, non toglie nulla al piacere di leggere e costruire fantasie, anzi. E si può saltare da una tavola all’altra, da un momento all’altro cristallizzato in quelle pagine, ma attivo, dinamico e vivo nella propria testa. E alla storia scritta se ne possono sovrapporre altre nella nostra mente, che i disegni ci hanno ispirato. Insomma, mi è venuta la nostalgia per il fumetto erotico, l’ultimo credo di averlo letto a 15 anni
C’è poi un elemento, talvolta voluto, altre persino involontario, che è proprio delle storie a fumetti che da ragazzo mi capitava di leggere: l’umorismo. Mi ricordo che si rideva molto con i fumetti erotici o porno, anche lì dove l’umorismo non era l’elemento portante della trama, c’erano sempre situazioni al limite, o assurde, che senza volerlo risultavano divertenti, talvolta persino ridicole (ma non in modo negativo).
ben detto!
So*
Ps: ieri ho divorato altri due volumi di Lost girls… fantastici, profondi ed eccitanti…
Conosco l’argomento! eh eh
E io so bene con che passione lo tratti…
un bacione!
So*