Zürich, ich komme

2010 agosto 2

Vengo, Zurigo, vengo dopo due anni di fusa e corteggiamenti lontani, come se prima non fossi stata pronta ad abbandonarmi a te, a lasciarmi fare l’amore dai movimenti dei tuoi milioni di mani e lingue e cuori.

Vengo dentro di te per mischiarmi fluida a confondermi con vapori lontani. Forse per trovarmi – diversa, duttile, dolce – e lasciarmi trasformare in arcobaleno, convertendo scorie in energia pulita. Lustrini che brillano al sole, denti che scintillano preziosi nel buio e stroboscopici sorrisi in sequenze mixate. Tracce da seguire con passi inventati al momento.

Verrò in un’orgia di sudori danzanti, tenendomi ben stretta alla mano di chi mi accompagna e mi veglia e mi spoglia. E Lui mi guarderà fare l’amore con te, allargare le gambe, poi piegarle, poi rimbalzare piano con la gonna che si alza, quando faccio la giravolta. Lui mi guarderà mentre le realtà sintetiche mi avvolgeranno in una rete elastica per catturare il suo sguardo. Mentre una sinfonia di fantasie elettroniche mi possiede e mi libera. E le mie arterie si riempiranno di  sangue come le tue strade di sorrisi e di grida.

Ossigeno, Zurigo, dammi ossigeno, dammi il ritmo per godere, dammi il ritmo per farti muovere snodando il tuo corpo. Con gioia. Ma non dirmi niente di te. Parlami solo nel sonno, raccontami la tua vita nascosta mentre dormo arrivando col treno, così che quando verrò, potrò aprire – urlando, urlando, urlando – la bocca sorpresa al ritorno improvviso del passato e di quella memoria che hai infilato nel mio orecchio.

E quando verrò ancora – più forte, sguaiata, ubriaca di vita – sulla ruota panoramica, nel fiume, giù dal ponte, nuda nelle piazze scoperte dal cielo -riderò scintille e rapirò ogni tuo segreto dagli angoli che riservi ai tuoi amanti. Allora gli orologi spariranno dai campanili e io verrò presa in un assalto dal futuro sbattendo il ventre e battendo il petto da sotto, da sotto la pelle, scavalcando i pensieri. Sentendo che il tempo è nostro. Sentendo che il tempo è adesso.

Questo per dire che sarò ospite di Zurigo Turismo al prossimo blogtour, in occasione della mirabolante Street Parade. Superfluo dire quanto sono eccitata. E felice. E grata.

Altri pensieri:

  1. Russell Corwin Jr permalink
    agosto 2, 2010

    E suderai luci come il neon a vapore che scorre sull’acqua violando ogni gravità im.perversa di liquidi liquefatti in liquori etichettati come non sei tu violenza in atto Movimento scuotere le fondamenta di un tempo che spazia ma che spaziale non è, giocatrice pulsante di un gioco che è solo tuo.

    ReplicaReplica
  2. agosto 3, 2010

    :)
    So*

    ReplicaReplica

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