Il potere della seduzione e l’erotismo nella vita quotidiana
Sedurre vuol dire creare il desiderio. E il desiderio si crea nell’attesa, nell’assenza del contatto e alla presenza dell’istinto. Sedurre vuol dire renderci prede, sfide, sogni in cui affondare le mani senza trattenere il respiro. Sedurre vuol dire consacrare la meraviglia della nostra vita e renderla un mito. Un mito non così lontano però, da non destare fantasie erotiche, pensieri spudorati e leggendarie erezioni.
Il potere delle seduzione è tutto nella misura di un gesto, nella misura dello spazio, nella misura di un bacio negato da cui nasce un sussulto, un groppo in gola annodato dallo stomaco. È nella misura in cui uno sguardo osserva, divora e continua a divorare anche in assenza della sua attrazione, come se in fondo fosse sempre lì, un pensiero costante, una calamita per istinti segreti.
E la superficialità di questo mondo fatto di fondotinta e di divise alla moda è il più grande regalo che potessimo ricevere per assaporare il potere delle nostra seduzione, perché ci costringe a spogliarci non solo degli abiti ma anche e soprattutto a indurre in tentazione con quello che il corpo nasconde, o forse trasuda: i desideri più intimi di una donna, i segreti delle sue voglie, la sua personalità. Abbiamo l’occasione di distinguerci mostrando il marchio rosso del nostro carattere.
Così il corpo si scarta lentamente, indugiando nell’elogio di un tempo che non sembra mai scorrere e delle sue forme che sembrano sempre dire più di quanto raccontano per rivelarsi, all’improvviso, oggetto e soggetto del desiderio: plastico, mobile, trasparente. Perfetto nelle sue piccole imperfezioni. Una trappola d’amor carnale così unica – come unica è ogni donna – che l’uomo starebbe anche tutta la vita ad esaminare, accarezzare, scoprire. Uso il condizionale perché il fatto che questo succeda dipende anche da noi.
Il gioco della seduzione infatti non può finire con la conquista. Nell’amore il gioco della seduzione è un feticismo di corpi, fantasie e orgasmi. È un gioco che richiede un coinvolgimento intimo, una resa totale del corpo a dare forma ai nostri desideri, ad esprimere ciò che più intimamente e profondamente siamo: esseri nati per la felicità, esseri nati per l’amore e per godere della vita. Così il gioco continua dopo lo spogliarello, dopo la prima dichiarazione, dopo i primi mesi e anni di una storia.
Continua dopo le occasioni speciali da celebrare degnamente, anche nella quotidianità.
Continua con un sussurro esplicito, con un sms inaspettato e forse imbarazzante, continua con il chinarsi passando l’aspirapolvere, in un canticchiare sommesso. Continua anche mentre ci laviamo i denti, mentre ci vestiamo, appena svegliate, quando siamo fragili, quando siamo felici, quando camminiamo. Non si tratta di diventare sexy, o di costruirci una personalità sexy a tavolino. Sexy, lo siamo già, dobbiamo solo lasciare che la nostra dimensione erotica emerga, fino a elettrizzare la superficie.
Si tratta di sentirsi a proprio agio con se stesse, sexy in lingerie come in pigiama, di sconfiggere ogni routine dall’interno rendendo erotico anche il gesto più scontato. Si tratta di avere una volontà di godersi la vita talmente forte da non lasciare la nostra sessualità come un qualcosa a parte di tutto il resto. Si tratta di lasciarla trasudare dal nostro corpo come acqua incantata.
Si tratta di essere profondamente ed eroticamente noi stesse.
Questa l’introduzione che ho fatto sabato scorso, durante il corso di Seduzione Malafemmena, organizzato da Feel Rouge. Grazie a Sara, Viviana, Lady Flo e a tutte le partecipanti!
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- Il potere della seduzione e l’erotismo nella vita quotidiana | Cameraconsvista
ciao.
molto convincente,e sono sicuro che le partecipanti al corso ne avranno tratto giovamento a livello di autostima.
credi che tutto ciò possa valere anche per l’uomo o il discorso si fa differente?vorrei una tua opinione
grazie
ksss
Uomini e donne sono ugualmente umani, quindi credo proprio che valga anche per l’uomo, con qualche piccola variazione di circostanza
So*
tutto vero.L’importante è non farsi travolgere da quotidianità e noia che ammosciano anche l’erotismo più forte
@jesup:
quanto sono vere le tue parole!!!!
Non solo tutto quello che hai detto è la sacrosanta verità, ma più in generale si potrebbe applicare questo ragionamento alla vita stessa, non solo alla dimensione sessuale di vita di coppia!
Ti invidio per come riesci ad amare così tanto la vita e a goderne ogni sfumatura… sappi che sei una persona privilegiata se davvero riesci ogni giorno a pensarla così!
non so se ci riesco ogni giorno, però ci provo è una dura lotta! cmq sì, è assolutamente applicabile alla vita in generale
So*
Fossero tutte come te So, positive, piene di vita!!! Sei il tipo di donna che vorrei, io che invece di tendenza sono più cupo e pessimista, mi aiuterebbe a tirarmi fuori un pò di più e a vedere più luci che ombre. Buon per te e buon per il tuo fidanzato!!!
Un abbraccio
G
eheh grazie! Cmq anche se ognuno di noi è un esemplare unico nel suo genere, ce ne sono tanti della stessa specie. Ti auguro di cuore di trovare la donna giusta per te
So*
ma dove sei finita?
@mario:
già…da qualche giorno me lo chiedo….
@mario e @mc: ragazzi, sono viva, solo che sto lavorando molto, sono riuscita a prendere l’influenza a maggio, sto scrivendo il libro, non ho grandi possibilità di collegarmi a internet, faccio la massaia… insomma, sono un po’ incasinata al momento… anche ammetto che il blog mi manca, ma trovare tempo per tutto a volte non è facile
@Sophieboop:
ci manca la tua guida!!!
torna a condurci nel mondo del sesso con maestria e sagacia come hai sempre fatto!
torna a servirci recensioni di oggetti atti a dare piacere!!
torna a parlare con competenza,entusiasmo(ed anche con una mano nelle mutande)di pornografia
torna!!!:-P
ksss
@mc: eheh ma non me ne sono andata! Solo faccio le cose un po’ al rallenttore
http://www.pornhub.com/view_video.php?viewkey=165815736
merita una sbirciatina ciao
ksss
come sempre dai voce a molti dei miei pensieri (e in un modo che mi commuove). tuttavia, mi sento di provocarti proprio sull’attacco: “[...] il desiderio si crea nell’attesa, nell’assenza del contatto e alla presenza dell’istinto”. mh, ne sei certa? non suona un po’ scontato? e, visto che tu non lo sei mai, perché non approfondisci? per esempio: che cos’è l’assenza del contatto? una distanza? e qual è la giusta misura/durata di questa distanza per creare attesa, e non oblio? sono tutte domande che scorrono sotterranee alle tue parole, nella tua descrizione della vita quotidiana: dov’è l’assenza qui, nella presenza, quando si vive insieme?
ps: viva il rallentatore, scrivi in tutte le forme del mondo, posta solo quando hai davvero qualcosa da postare. e goditi anche tutto il resto!
un bacio,
m
Ciao! Che bello ri-leggerti…
A volte la verità è più banale e semplice di quanto possiamo immaginare
A volte le risposte dipendono da chi fa la domanda
A volte chi cerca di dare delle risposte si sta facendo delle domande…
So*