Trasloco

2010 febbraio 9
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di Sophieboop

cileccaguardavo il soffittosto per venireorgasmoorgasmo multiplo definitivo3 voti

Non è quando muori che tutta la vita ti passa davanti agli occhi: è quando traslochi.

E’ una scopata di pochi, lunghi colpi: pieno vuoto, vuoto pieno. Una stanza costipata di vita e istanti viene evacuata. Quello che non viene riufiutato contamina una casa pulita di contorni, corpi, sostanze.

Le gruccie nell’armadio si svuotano una alla volta, tintinnano plastiche e oscillano scontrandosi come impiccati spogli.

Poi scatole, pacchi, valigie, riempite a mano, sollevate a braccia come neonati sfolati all’annuncio della rivoluzione e i mobili portati sull’uscio, come bambini che aspettano sul ciglio per essere partoriti nel sudore.

E in quella casa bianca che stai facendo tua, nella prima notte che è tua,  scopi con l’immaginazione ogni angolo con le tue fantasie di arredamenti e corpi liberamente fornicanti, scopri che nella solitudine di quel silenzio sopra il cortile anche il tuo respiro fa rumore e senti, profondamente senti, che ci sei soltanto tu, con te stessa, la tua vita e le tue scelte. Puoi scopare quanto vuoi, masturbarti quanto vuoi, dove vuoi e finché puoi. Puoi fare chiamate nel cuore della notte, ballare nuda, ridere pensando e guardare il cielo, i comignoli, le gru e i grattacieli in erezione.

Sei sola. s.o.l.a.

E la prima mattina sei seduta sul cesso, con il piscio che scroscia e il sole che ti sorge in faccia.

E le stoviglie accumulate da una madre premurosa tintinnano e la carta a bolli scoppietta estraendo calici e le macchine da scrivere riesumate dalla polvere, estratte ancora vive dai ricordi dimenticati.

E le foto di amanti passati guardate di sfuggita e poi accatastate come ricordi cadavere, perché adeso ci sei solo tu, vivo dentro di me.

E le mie foto di bambina, lasciate nella mia camera piccola, con il letto piccolo e l’ultima notte che ho dormito in quel letto piccolo mi sono masturbata pensando a tutte le volte che lì ho goduto con i miei pupazzi accanto, bagnando le lenzuola, scavandomi con la fantasia, con te.

E ricordare il mio primo orgasmo e tutte le volte che ho pianto e tutte le volte che ho sbavato lettere, sillabe e parole nel mio rifugio.

E ritrovare le palline cinesi che tintinnavano quando me le srofinavo fredde di metallo sulla fica, sentire il frigorifero che diventa più freddo nel buio e si lamenta, la caldaia che borbotta, di là, nel ripostiglio.

E sistemare tutti i miei cazzi finti e le mie vibrazioni plastiche in un vecchio beauty case di pelle nera che era di mia nonna. Sotto il cododino. Le creme per il corpo in un pitale sbeccato. Di fianco alla finestra del bagno.

E studiare dove mettere gli specchi che ci guardino mentre facciamo l’amore e mi prendi la carne stretta come un impasto di nervi tra le tue dita.

E pensare che non sentirò più i passi di mia madre di notte e l’odore della pipa di mio padre e sento gli occhi che un po’ si scaldano e un sorriso che si stira nella sua vittoria, tagliato nella faccia come un nastro rosso e bianco. Datemi delle forbici, datemi delle forbici!

La prima tazza di the è amara perchè ancora non ho lo zucchero.

Le pareti sono nude perchè non ho ancora i chiodi.

Quando sei venuto con me, per la prima volta,  da soli nella casa vuota: abbiamo solo acceso la luce. Faceva freddo, senza riscaldamento, e c’era solo il letto. Ma allora ho capito che non mi mancava niente.

Altri pensieri:

  1. wanted120662 permalink
    febbraio 9, 2010

    Hmmm lo voglio… si è questo che voglio… una casa vuota dalle pareti bianche, da dipingere con amore e sperma… Ciao… Sei grande!

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  2. febbraio 9, 2010

    Esatto. anzi, amore, sperma e sudore e sogni che profumano di borotalco :)

    So*

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  3. wanted120662 permalink
    febbraio 9, 2010

    Sono d’accordo su tutto tranne sul profumo dei sogni… il borotalco mi toglie il respiro… e io voglio e spero che siano altre le cose a togliermi il fiato… Grazie per quello che scrivi… :) Ciao!

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  4. febbraio 9, 2010

    sempre iper-realista è per questo che ti seguo!!!
    ksss

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  5. Da' permalink
    febbraio 9, 2010

    questa è poesia Sophie, ed io posso solo scuotere la testa perché non ho parole x commentarla

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  6. febbraio 10, 2010

    @wanted120662: a me invece piace molto, sa di antico… e tra poco credo capirete perchè sta così bene in quella casa :)

    @mc: in che senso iper-realista? A me sembra di essere sempre sulle nuvole. Di borotalco, ovviamente ;)

    @Da’: tnks ;)

    So*

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  7. febbraio 10, 2010

    @Sophieboop:
    vero sei sulle nuvole…ma forse è per quello che vedi la situazione in maniera così semplice:quello di cui parli su questo blog si tende a tenerlo nascosto, di solito.
    e quello che tu hai capito è che è sbagliato farlo….
    ksss

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  8. febbraio 10, 2010

    dimenticavo…hai dato un’occhiata a lady sonia?
    ksss

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  9. febbraio 10, 2010

    :D
    no, lady sonia non l’ho ancora guardata, ho internet solo per poco tempo al giorno e sono anche parecchio incasinata, ma ci sarà modo :)
    So*

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  10. metrovampe permalink
    febbraio 11, 2010

    Ma la storia delle palline cinesi viene fuori solo ora o sbaglio? Credo che meritino una degna recensione. Intanto molti auguri per la casa nuova!

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  11. febbraio 12, 2010

    Sì, credo che vengano fuori solo ora, nache perchè non sono le solite palline cinesi… diciamo che non dovrebbero avere scopi sessuali, quelle ;)

    So*

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  12. febbraio 13, 2010

    @Sophieboop:
    tutto ha scopo sessuale!!!!
    ;-)

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  13. febbraio 15, 2010

    @mc: se hai una mente perversa, molto probabilmente sì

    So*

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  14. febbraio 15, 2010

    @Sophieboop:
    allora devo cominciare a preoccuparmi?
    ;-)
    ksss

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  15. febbraio 16, 2010

    @mc: nono, è tutto perfettamente nella norma!
    So*

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