Notturno carnale
2009 novembre 16
Adesso capisco perché.
Quando sono nata mi hanno strappato un pezzo di cuore per metterlo sulla punta del tuo cazzo.
E ogni volta che ci separiamo la cicatrice lucida strepita. Sbraita. Urlando di ricongiungersi a te.
Reclamando la tua carne in mio nome.
Altri pensieri:
13 Commenti scrivi un commento →
hmmmmm….allora ti sei proprio innamorata……
ghghgh sì
So*
Mi piace l’accostamento cuore cazzo.
anche a me
spero che si capisca il senso profondo di questo miscuglio carnale
So*
Si capisce, si capisce
pfffiù
So*
wow.
un post da chirurgo plastico/ricostruttivo, nel quale non trovo connessione alcuna tra corpo e spirito. Estrinsecarne il senso profondo è un’operazione vana perchè non vi è senso profondo…
@David: ok, io sono permalosa. Però mi spiace davvero che tu possa pensare che “non vi è senso profondo” in una cosa che ho scritto per la persona che amo con tutta me stessa. C’è. Fidati.
So*
interessante realizzare come lo stesso post abbia intrerpretazioni così polarizzate. O forse collidono da qualche parte? Il vuoto siderale tra quel pezzo di carne strappato e il tuo corpo viene colmato da cosa? Dov’è l’inferenza tra due pezzi di carne? Eppure esiste, esiste eccome, e se c’è un post asintotico alla profondità è proprio il tuo. Le mie letture mi spingono a pensare e ripensare dove sia il senso comune dell’ “entanglement quantistico” le tue forse ti spingono da qualche altra parte, lontano dai quanti, ma ecco la collisione…
Scusa – senza offesa,eh – ma puoi spiegarmelo in modo un po’ meno siderale e un po’ più umano?
So*
si in pratica più intensi sono i rapporti emotivi tra gli individui più questi stabiliscono un legame invisibile (l’entanglement appunto) che li lega profondamente anche se questi si trovassero ai confini dell’Universo. L’uno sente l’altro istantaneamente, annullando ogni spazio ed ogni tempo. Le riflessioni associate alla meccanica quantistica sono sconvolgenti, il post “chirurgico” solo una piccola provocazione bye
Ok, così è più chiaro. Beh, è in altre parole, quello che volevo comunicare: un legame invisibile, quasi incosciente, atavico, in una dimensione che non è terrena.
So*