Orgasmo trans-genico
In questi giorni è tutto un trans-trans.
La cosa che mi dispiace è che si parli dei transessuali come se non fossero esseri umani ma mutanti, senza rispetto. E invece lo meritano, eccome. Se non altro per la sofferenza che affronta una persona nata in un corpo che non sente suo e in una società che non accetta e nasconde, piccola e ipocrita, le diversità. Se non altro per il coraggio che ci vuole a scolpire nella carne la propria vera natura, e lasciare che semplicemente emerga.
Ma non voglio fare dibattito. Voglio fare una domanda.
Operarsi completamente, significa rinunciare all’orgasmo?
Me lo chiedo da tempo.
Cosa ne sia dei nervi dopo il passaggio del bisturi. Se semplicemente muoiano e trasmutino in fibre, o guizzino ancora come molle. Se il cervello goda di più con il giusto corpo al suo servizio, riempito di realtà che coincide con l’immaginazione.
Soprattutto mi chiedo quanto coraggio serva – se così fosse – per rinunciare con un pezzo di carne – in più o meno poco importa – anche alla piccola morte.
Una trasfusione non basterebbe. Bisogna proprio essere speciali.
Non so rispondere alla tua domanda, per quanto anche io sia incuriosito da questo, come da molti altri aspetti di una realtà che oscilla tra il censurato e lo sbattuto in prima pagina.
Su quest’ultimo aspetto, il rilievo mediatico, mi interrogo particolarmente. Il messaggio, sotto forma di scandalo, rimane che in personaggi del calibro di Lapo, Rolando, fino ad importanti politici, c’è questa attrazione.
Mi rifaccio quindi ad una citazione di Brigitte Bardot, “l’importane non è come ne parano ma che ne parlino”, per alimentare un’ipotesi: potrebbe esserci una sorta di sdoganamento?
Dal mio punto di vista la sessualità ( finché non contempla violenze o coercizioni) è una scelta completamente privata e vedo quindi con favore la caduta di tabù basati sul pregiudizio.
Tuttavia il punto non è quello che io penso sull’argomento ma nuovamente una domanda: tutto il clamore mediatico potrebbe essere volto, attraverso l’utilizzo di illustri esempi, ed a dispetto di quello che superficialmente potrebbe sembrare – come ci insegna appunto B. B., a tale sdoganamento?
Sinceramente non lo so. Più che uno sdoganamento, mi sembra che in molti ne parlino come un fenomeno da baraccone. Per moda e con tante, troppe parole, ma senza mai avvicinarsi col cuore. Che è ancora peggio.
So*
Leggendo questo:
http://en.wikipedia.org/wiki/Transexualism
o più nello specifico questo:
http://en.wikipedia.org/wiki/Sex_reassignment_surgery_male-to-female
Non sono sicuramente interventi piacevoli e si portano dietro tutta una serie di problematiche successive di difficile sopportazione. Ci vogliono quindi un immenso coraggio e una grandissima forza.
Interessanti gli articoli, credo che approfondirò la questione. Grazie! Non so perchè, ma ho la netta impressione che per le donne sia più difficile anche cambiare sesso…
So*
Sulla disputa non saprei dirti, ma in entrambi i casi pare non essere piacevole.
Beh, a quanto ho letto gli uomini che diventano donne mantengono anche un certa sensibilità e col tempo i tessuti si adattano, mentre le donne che vogliono diventare uomo devono farsi prelevare dei tessuti dal braccio o dalla gamba e temo che la sensibilità però non sia particolarmente estesa. Bisognerebbe avere la fortuna – e la delicatezza – di chiederlo a qualcuno che ne ha un’esperienza diretta.
So*
Io, nella mia città ristretta come popolazione e come vedute non ho sicuramente l’occasione di farlo
beh, magari 4 chiacchiere dal salumiere… scherzi a parte, se mi capiterà di conoscere un/a trans completo/a glielo e di entrarci un po’ in confidenza glielo chiederò
So*
Il salumiere non mi sembra proprio il luogo più adatto!
Scherzavo
So*