Misex # Porno tutto intorno
Ecco a voi, il primo post che racconta del mio MiSex, dedicato all’interessante chiacchierata che ho avuto il piacere di fare con Giorgio di DeltadiVenere.
Si è parlato del porno come genere cinematografico, di web e di cosa tira…di pornostar, di donne, uomini, leggi, costituzioni e tabù, in un discorso che è stato davvero coinvolgente e ricco di spunti, e che mi ha dato una panoramica generale di cosa siano oggi il mondo dell’hard e del porno, e tutto quello che ci sta intorno.
Ecco cosa ho annotato sul mio taccuino, e alcuni pensieri.
- Riguardo il porno, persiste una schifosa ipocrisia di fondo, come un callo nascosto dalla scarpe, una deformazione sapientemente celata, ma molto fastidiosa. Ovvero: tutti guardano il porno, eppure, tutti o quasi cercando di nasconderlo, perchè è disdicevole e si continua a definirlo osceno. Magari, chiedendo alle persone singolarmente, la maggior parte dichiara che guardare un porno sia una cosa del tutto normale (come di fatto è), ma l’Entità Sociale, continua ad affermare il contrario, scuotendo la testa con disapprovazione, deprecando certi comportamenti perversi e del tutto disdicevoli, impudici, inappropriati. Distogliendo lo sguardo quando si vorrebbe guardare, e si guarda, si è già guardato molte volte, ed è pure piaciuto. Solo che lo si fa nel chiuso del proprio browser, o della tv. Tutto questo, quando il porno è una forma di espressione della sessualità e di un desiderio. Certo, c’è chi di porno si ammala, ma questa è un’altra storia. Quindi, è più osceno il porno, o chi nega il proprio istinto sessuale e la sua espressione?
- Non è vero che il porno è da uomini, e l’erotismo è da donne: sono due forme di espressione e comunicazione diverse, corrispondenti a desideri e voglie diverse, che si manifestano in momenti diversi. A volte si ha voglia di assaporare la tensione erotica, altre di ingozzarsi andando al sodo della scopata nuda e cruda. Per la serie: sono loro (la società) che ci disegnano così. Ghettizzati negli stereotipi e nei tabù. Siamo esseri viventi, e liberi. Che la società, i rossori e i kleenex morali postmasturbatori vadano a farsi fottere.
- Non c’è cosa peggiore in un porno (a mio parere) dell’audio in differita doppiato male, dei gemiti palesemente falsi, e delle smorfie artefatte. A me piacciono le cose VERE, o, perlo meno, verosimili. Rigorosamente con l’audio in presa diretta, e senza melodie da cellulare in sottofondo, grazie.
- I generi che vanno di più al momento sono il Gonzo, il P.O.V (point of view: dice tutto, no?), che, guardacaso, cavalcano l’onda del web 2.0, con i suoi filamti amatoriali o spacciati per simili.
- Manca una legislazione che regolamenti il porno, che, di fatto si trova in una specie di limbo, non è illegale, ma neanche legale. L’unica normativa esistente fa appello al comune senso del pudore, e al buon costume, due concetti piuttosto arbitrari. In pratica, è come se il mondo hard non esistesse, e si preferisce far finta di niente. Che sia sintomatico dell’ipocrisia che permea la sessualità?
- Il web sta rubando un sacco al porno, per diversi motivi. Il primo può essere identificato con i vari siti alla youporn, assolutamente nobudget e adattissimi per una sveltina. Il secondo invece è il p2p, che permette di scaricare, come ben si sa, interi film. Cosa che forse penalizzerebbe meno il mercato, se il porno non venisse considerato come materiale da una sega e via, e ci fossero più cultura, più passione e meno morbosità per il genere, tanto da spingere le persone a comprare gli originali, i “pezzi d’autore”.
- Con questo discorso riguardo i media, il web, il porno e così via, c’entrano il tabù, l’ipocrisia e la pruderie che lo relegano a prodotto imbarazzante, da cameretta, da laptop, da notte fonda, da motel. Forse è per questo che i cinema a luci rosse hanno un’aria così squallida e che, quando si riaccendono le luci si sente un unico, simultaneo, aprirsi di giornali.
- Sembra che invece l’oggettistica vada meglio, un po’ per il boom e lo sdoganamento dei sex toys e dell’emancipazione (femminile e non, visto che la maggior parte dei toys venga acquistata da uomini), un po’ perchè non è ancora possibile downloadare un vibratore gratis da internet. Quando sarà gratis, ci sarà chi riuscirà a farlo.
- Una visionaria soluzione per risollevare le sorti del porno: sfruttare le sue caratteristiche di media e trovare un modo di esaltare il messaggio tramite il media. Se, come dice McLuhan, il mezzo è il messaggio, e quello che sta salvando il cinema classico è proprio la sala, l’andare al cinema, la gente, le poltroncine e il dolby da infarto, forse si potrebbe pensare di fare la stessa cosa con il porno. Immaginate un teatro sfarzoso come la Scala, o un avenieristica sala postmoderna, con uno schermo gigantesco e un sonoro da urlo, costellato di palchi e palchetti (oltre ai balconi di avvenenti signore). In ogni palco, molto privato, letto matrimoniale vibrante collegato con l’audio (quando c’è un orgasmo nel film, vibra come un terremoto grado 9 della scala Mercalli), schermo privato, frigobar, posacenere, specchi… e nell’edificio un sexy store…forse così il porno potrebbe davvero essere vissuto come una normale espressione di desiderio, come un momento di relax, divertimento e piacere, uscendo dal clichè di prodotto per single XY arrapati in preda a crisi d’astinenza, ed entrare a far parte dall’ambito di coppia. Per la serie: Porn sharing.
Alla faccia di chi pensa che il porno sia una cosa sporca, per soli uomini soli. Il porno esiste, è anche bello, le donne (e gli uomini) lo guardano, e continueranno a guardarlo, da soli o in coppia. Perchè il porno piace.
Che odore fa il MiSex?
Lattice, lubrificante, sudore e borotalco da spettacolo
So*
cos’è il borotalco da spetacolo?
Ciao
Paul
Hai presente la polvere che usano ogni tanto per fare il fumo in discoteca? Ecco, quello.
So*
.Grazie. Sei riuscita perfettamente a farmi sentire l’odore in questione…molteplice di sfumature erbacee…
So*