Amami, bastardo!

2008 giugno 20

Un articolo comparso ieri su corriere.it riporta le conclusioni di uno studio scientifico che spiega (o almeno ci prova) uno dei GRANDI PERCHE’ delle donne, ovvero: perchè alle donne piacciono i bastardi?

Ecco un breve riassunto della spiegazione, e la mia spiegazione:

“Una triade di caratteristiche psicologiche negative come il narcisismo ossessivo, l’alta impulsività e l’abilità nell’essere manipolatori e machiavellici renderebbe gli uomini stile James Bond fortemente affascinanti [...]”

Narcisista: non è tanto vanitoso, ma sicuro di sè, consapevole, non ha il minimo dubbio sul fatto che è vale (e non usa l’Oreal).

Impulsivo: “segue il suo cuore, l’istinto, l’emozione del momento…oddio che cosa romantica.” Un misto tra l’avventura del vivere alla gionata, e la passione che infiamma le lenzuola. Inoltre questo aspetto ci dà l’impressione che sappia prendere la decisione giusta al momento giusto, di essere un uomo di polso.

Manipolatore e machiavellico: “mamma mia quan’è intelligente, ottiene sempre quello che vuole perchè LUI PUO’, lui sa come fare. Un uomo un uomo di successo, che anche quando sta perdendo riesce a volgere la situazione in proprio favore.” Questo trasmette sicurezza e protezione.

“[...] James Bond è quello che meglio rappresenta questo tipo di persona, perché racchiude in sé tutti e tre i tratti psicologici negativi: «Egli è chiaramente antipatico, ma è molto estroverso, ha un’estrema curiosità, uccide le persone e ha sempre tante donne» conferma Jonason. Lo stesso studioso afferma che le persone che nella vita reale sono simili a James Bond, seducendo una donna dopo l’altra, avranno un’intensa vita sessuale e naturalmente avranno più possibilità di avere figli. Tuttavia, date le loro caratteristiche negative, sfuggiranno sempre all’idea di diventare padri.”

Antipatico: “è incompreso, ma allo stesso tempo è talmente sicuro di sé, anticonformista e ribelle e spontaneo…che mi sta simpatico.”

Estroverso e curioso: “è brillante, ha passioni e interessi, sa mischiarsi con il mondo e vivere intensamente.” E’ la promessa di una relazione senza noia.

Uccide le persone e ha sempre tante donne:ha POTERE.

Ha intensa vita sessuale: “è un’amante esperto e mi farà godere tantissimo.” Se ha avuto tante donne, ci sarà un perchè.

“[...] gli uomini che possiedono questi tre tratti psicologici negativi hanno più possibilità di accoppiarsi» afferma Schmitt. «E di riuscire ad avere tante brevi relazioni con diverse donne».”

A tutta questa scienza, forse, manca però la giusta dose di collante umano: le donne non si innamorano dei bastardi perchè sono stupide (o forse in questo caso sì?) e si lasciano sedurre, permettendo a questi uomini di sconvolgere le loro vite come tornadi di fascino e belle parole. Le motivazioni, credo, siano più profonde.

Innanzi tutto, le donne non si lasciano sedurre dal bastardo, perchè il bastardo, quello vero, non cerca di sedurle, semplicemente perchè non ne ha bisogno. In altre parole, non gliene frega niente. Anche senza donna, senza conferme, lui è a posto lo stesso. Se il bastardo sceglie una vittima, spesso è solo un’illusione. Il bastardo flirta per divertimento, e, appunto, per narcisismo. Ma essendo perfettamente consapevole di sé stesso e del proprio fascino, derivato da plurimi successi consecutivi, il bastardo consolidato è relativamente indifferente in merito alla persona che si trova di fronte.

E qui arriviamo al punto focale della questione. Quello che attrae inevitabilmente una donna verso il bastardo, come una pera che cade al suolo grazie alla forza di gravità, è proprio il fatto che a lui non gliene freghi niente: LUI sta rivolgendo delle attenzioni proprio a TE, e questo, ti fa sentire SPECIALE. A volte scatta un’istinto di salvifica redenzione da parte della donna crociata delle cause perse, che finalmente riuscirà a trasformare, a cambiare il bastardo; in altri casi è il sogno di essere la sua donna, la donna della sua vita: quella che lo farà innamorare DAVVERO e con cui vivrà il folle amore eterno, perchè è lei e solo lei, l’unica, l’eterna, indimenticabile. Quella che gli farà perdere la testa, come lui ha fatto con noi, secondo l’antica legge del taglione (che fa rima con un’altra bella parola). Spesso i due casi si compenetrano, e ci regalano una doppia inculata esistenziale.

Entrambe queste condizioni, si verificano ( e con questo dichiaro di non esserne assolutamente esente) per una mancanza di autostima o di consapevolezza su chi siamo, cosa vogliamo, e come vogliamo vivere, che ci spinge a ricercare l’amore, non quello che si prova verso un’altra persona, ma quello che bisognerebbe verso se stessi, al di di fuori di noi. E finchè ricercheremo la causa della nostra felicità in qualcosa di esterno, saremo sempre più instabili di un atomo di uranio. Ci lasceremo sconvolgere, piegare, snaturare, disposte a tutto pur di…sentirci amate, perchè noi non ci amiamo. Questo tipo di amore, dipendente, bisognoso, querulo, non porta verso una relazione FELICE.

E lo stesso discorso vale più o meno per gli uomini e le femme fatale. Spesso non si desidera essere felici nella propria vita, nonostante tutti i se e i ma che ci possono capitare, ma avere un uomo o una donna (cioè…AVERE! come se una PERSONA fosse una COSA). Perchè questa è la conferma che vogliamo, per credere di essere persone degne, di valore, per credere che la nostra vita sia worthy.

Vi sembra normale? Vi sembra sensato?

Mi balza tra le dita una frase di Closer: “Lei non ha bisogno di me.”

Una relazione d’amore vero può esistere solo tra persone indipendenti, mature, e sincere. Allora non ci sarà bastardo o femme fatale che tenga.

Altri pensieri:

  1. Stefano permalink
    giugno 20, 2008

    Fantastico, molto interessate e, devo dire che sono decisamente d accordo :)

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  2. giugno 20, 2008

    :)
    So.

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  3. Paul permalink
    giugno 20, 2008

    uhmmmmm
    post pregno di spunti …. quello che mi è rimasto in menti di più, però, è il seguente paragrafo: “quello che attrae inevitabilmente una donna verso il bastardo, come una pera che cade al suolo grazie alla forza di gravità, è proprio il fatto che a lui non gliene freghi niente: LUI stia rivolgendo delle attenzioni proprio a TE, e questo, ti fa sentire SPECIALE. A volte scatta un’istinto di salvifica redenzione da parte della donna crociata delle cause perse, che finalmente riuscirà a trasformare, a cambiare il bastardo; in altri casi è il sogno di essere la sua donna, la donna della sua vita: quella che lo farà innamorare DAVVERO e con cui vivrà il folle amore eterno, perchè è lei e solo lei, l’unica, l’eterna, indimenticabile. Quella che gli farà perdere la testa, come lui ha fatto con noi, secondo l’antica legge del taglione (che fa rima con un’altra bella parola). Spesso i due casi si compenetrano, e ci regalano una doppia inculata esistenziale.”
    Sarà che non ho affatto la caratteristica principe del bastardo, ovvero quel certo “non me ne frega niente di te e di tutte le donne che mi ronzano intorno” che io con le donne non ho mai avuto troppa fortuna… anzi: ero io che sbavo dietro alla femme fatale di turno.
    So, aiuto!

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  4. comandante stopardi permalink
    giugno 21, 2008

    “Una relazione d’amore vero può esistere solo tra persone indipendenti, mature, e sincere. Allora non ci sarà bastardo o femme fatale che tenga.”

    mhmmm non sarei cosi’ radicale boop: con gli anni che passano l’amore credo assuma significati e sfumature che spesso contengono l’esatto opposto di fattori come indipendenza, maturita’ e sincerita’.
    personalmente la vivo piu’ su una dimensione di mettersi in discussione, di scelta quotidiana ed in qualche misura di sacrifico, il tutto condito da molta onesta’ con se stessi e con gli altri, buonsenso, senso dei propri limiti e molta comunicazione.

    Spesso capire quali sono le reali necessita’ del proprio partner e cercare di soddisfarle sentendole importanti tanto quanto le proprie e’ una delle chiavi della serenita’ e di rapporti duraturi: e questo spesso crea legami profondi che vanno al di la’ di quelle componenti che ritieni necessarie e spesso finiscono per farti amare quei difetti della persona che diventano distintivi ed unici per quella persona.

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  5. giugno 21, 2008

    @Paul: non è il fatto di fregarsene di chi si ha davanti come essere umano, ma il fatto di “non aver bisogno” di avere conferme, o approvazioni estrene. Lui, il bastardo, non ha bisogno di sentirsi dire “sì”, perchè quel “sì” se lo dice già da solo. Il bastardo ha una forte autostima.
    @Comandante: beh, io credo che maturità e sincerità siano cmq fondamentali…per quanto riguarda l’indipendenza, non la intendo come un “io mi faccio gli affari miei e tu i tuoi”, piuttosto come un “so provvedere a me stesso e sono consapevole di chi sono. Ho una vita mia, e la vita di coppia fa parte della mia vita, è una cosa importantissima e stupenda, ma non è tutta la mia vita”. Spero si capisca, a volte a parole è difficile…
    Credo poi sia molto importante il mettersi in discussione ed instaurare una relazione che ci stimoli nel realizzare la nostra vita e nella relazione stimolare e supportare l’altro nel fare lo stesso. Credo che una relazione in cui gli amanti siano realizzati a livello personale possa dare molti benefici alla coppia.
    Poi, credo, e spero che “capire quali sono le reali necessita’ del proprio partner e cercare di soddisfarle sentendole importanti tanto quanto le proprie” sia una tendenza naturale tra due persone che si amano, e di sicuro è una elle chiavi di volta della serenità e della solidità della coppia. Amare una persona nella sua totalità, con tutti i difetti i pregi ecc.., perchè il tutto non sono le parti, credo sia una delle cose più meravigliose della vita.
    So.

    PS: scusate la logorrea

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  6. pacatoegentile permalink
    giugno 21, 2008

    “Una relazione d’amore vero può esistere solo tra persone indipendenti, mature, e sincere”

    ecco il nodo, come si fa a sentirsi sempre indipendenti, maturi, sinceri ?
    perche’ ognuno di noi ha il suo periodo no, il momento di insicurezza specie oggi .
    Ed ecco che in quel momento compare la femme fatale o l’omo bastardo e ci infinocchia di brutto. :-(

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  7. giugno 21, 2008

    Hai ragione, a volte (a volte? direi spesso) siamo insicuri…e ci facciamo cogliere prontamente a 90 mentre raccogliamo da terra i pezzetini degli occhiali che ci danno la “giusta dimensione”. Non è facile, ma continuo ad avere la speranza di potermi piegare sempre meno ogni volta, e di romepere gli occhiali in frammenti sempre più grossi..e aggiustabili..mantenendo sempre almeno in parte queste tre “qualità”. Forse è una questione di allenamento, forse di determinazione o di carattere…
    Forse quello che conta, è tenere a mente chi siamo e come vogliamo vivere. Anche il solo pensiero aiuta.
    So.

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  8. castavita permalink
    giugno 23, 2008

    Sono d’accordo sul fatto che la relazione d’amore debba poggiare si maturità e sincerità, molto meno sull’indipendenza. Io credo, invece, che funzioni se c’è una sorta di dipendenza reciproca. Il rinunciare ad un pezzo del proprio io in funzione della coppia.

    Quanto allo studio: ho qualche perplessità.

    Le tre citate qualità negative, sommandosi, lungi da creare attrattiva, per me ingigantiscono solo la repulsione.

    Bond antipatico? forse l’ultima incarnazione. Ma gli altri, a partire da Connery, sono sempre stati il capolavoro della simpatia. Come potrebbe essere antipatico un uomo che combatte strenuamente il ‘male’ ed è sempre pronto a salvare la sua bella dalla morte certa?

    Sarò strana, ma il ‘bastardo’ non mi ha mai attirato. Il ‘bello e tenebroso’ forse si, da adolescente. Ma parliamo di una qualità completamente diversa. Quando ho visto ‘Via col vento’ per la prima volta alla fine del film avevo gli occhi pieni di lacrime ma una grande voglia di tirare un grande calcio nel sedere a Mr. Butler.

    Comunque, secondo me non c’è una formula magica: fortunatamente ognuno di noi è unico ed irripetibile.

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  9. jerichos permalink
    giugno 25, 2008

    Bel post pieno di spunti e che prende in pieno uno degli argomenti che mi piacciono di più: la psicologia sociale. Credo però che sia più generica la questione. L’anima femminile è generalmente emotiva all’opposto di quella maschile che è più concreta! Ricalcando il post i fattori forse principali che servono ad un uomo per “colpire a segno” sono: l’indole all’azione più che alla riflessione, temperamento impulsivo piuttosto che logico e coerente, prestigio personale e l’uso di figure retoriche.

    L’indole all’azione è tipica del caratteri estroversi. Il pensiero di natura introverso porta al dubbio e quindi all’inazione. Nel particolare più difficilmente un introverso agisce comprendendo le conseguenze delle proprie azioni, come per esempio nel voler “usare” una ragazza! L’introverso lo può anche fare, ma forza drammaticamente la propria natura al contrario dell’estroverso che generalmente non si fa grossi problemi…

    Essendo la donna fondamentalmente emotiva è totalmente inutile comportarsi o argomentare discussioni in modo razionale e coerente perchè in questo modo tenti di colpire la mente al contrario del vero punto sensibile che è l’anima.

    Il prestigio personale che si traduce in potere politico, sociale o economico attrae incredibilmente le donne. Ovviamente ogni donna è attratta da qualcosa di diverso, ma negare questo fatto è mentire sapendo di mentire! Il leader piuttosto che la mezzacartuccia, un buon posto di lavoro piuttosto che uno di basso livello, una villa piuttosto che un monolocale, una bella macchina costosa piuttosto che una lurida di seconda mano… insomma è meglio un “buon partito” ma gli esempi sono infinitI e variabili a seconda della scala dei valori della singola donna (sarebbe troppo facile altrimenti!!)! Sono quasi certo che mia madre stessa non avrebbe sposato mio padre se fosse stato un lavapiatti (con rispetto parlando).. io sono qua perchè come concausa mio padre è dirigente! Sembrerà brutto dirlo ma in onestà d’animo la realtà è questa ed è scritto forse nella genetica ma sicuramente nei fattori culturali che per cambiare necessitano di centinaia di anni! Altro che rivoluzione femminile… campa cavallo!!

    Infine quello che mi piace di più di tutti i fattori è l’uso di figure retoriche!! E’ un fattore sottile perchè le donne, proprio per l’emotività d’animo, in fin del conti sono più interessate ad illusioni, ideali o a concetti intangibili piuttosto che a fatti concreti, reali e possibili. Ecco perchè attrae tanto l’artista alternativo, l’eroe, il fuorilegge, l’uomo inafferrabile, l’uomo misterioso, il bello e tenebroso, o il bastardo e stronzo. Sono tutte figure retoriche che si uniscono ai fattori sopracitati e che colpisono ancora una volta più l’anima che la mente e portano le donne a farsi dei trip allucinanti e incredibilmente irreali :) .

    Questo secondo me… poi ovvio ogni testa è un mondo!
    Ciao!

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  10. giugno 25, 2008

    Grazie per i vostri preziosi commenti! Non rispondo ora – ma lo farò presto – causa stancante e meraviglioso viaggio. Voglio prendermi un po’ di tempo per riposare e rileggere i commenti a mente più fresca, così da comprenderli più a fondo e dare risposte approfondite. :)
    So.

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  11. steva permalink
    luglio 8, 2008

    intervengo in quanto MACHIAVELLICO per definizione della mia stessa anagrafe, cioè machiavelico di nome e di fatto…non ho voglia di leggere tutti i commenti, quindi nn so se qlcuno lha già detto prima di me, ma il narcisista in verità non è per niente sicuro di sè ma è uno che cerca continuamente conferme. è molto più sicuro di sè chi di conferme non ha bisogno, e vive autonomo come tu dici in coda al tuo post….ma che tristezza…evviva le debolezze …
    l’uomo antipatico è così perchè ha paura del confronto, e si pone in posizione difficoltosa proprio per evitare fin dall origine il confronto paritario, di conseguenza l’antipatico (classe in cui mannovero) è un vigliacco
    antipatia e narcisismo sanno di malattia, poco normale, poco sano, e come si sa, il bene è così noiso, e il male, sia voluto o dato dal cielo, dà sempre l ‘idea di intelligenza superiore….quando dicono, “perchè dio se ci vuole bene ci dà il dolore?”..è per questo…viva dio, viva il dolore, viva la merda, …e abbasso anche s.francesco

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  12. luglio 9, 2008

    Concordo…Viva le debolezze e le imperfezioni! Altra “qualità seduttiva” dell’antipatico, è che il suo porsi in maniera difficoltosa, lo fa sembrare il tenutario di un insplicabile segreto, avvolgendolo di mistero. Ti chiedi: “chissà cosa c’è dietro a tanto astio e scontrosità? chissà cosa ha passato per diventare così…nessuno lo capisce perchè è speciale”.
    l male è affascinante, come la sofferenza e la distruzione. Se non fosse che votarsi alla I”religione del dolore” è molto più bello sulla carta (o pellicola) che nella realtà.
    So.

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  13. Caterina permalink
    agosto 7, 2010

    Interessante e in parte vero, ma solo in casi patologici, sembra più frutto della mente di un uomo frustrato che di un serio studio sulle donne…. molto male, forse manca il fatto che le donne sanno accorgersi quando un uomo diosrganizzato e pigro le vuole perché le loro tette sembrarno piene di latte come quelle della sua mamma quando era piccolo, e pensano che lei sia la forula magica per risolvere i suoi problemi, sopratutto di vita pratica, e quando invece un uomo è indipendente perché se la sa cavare e sa dare prima di prendere, dare soprattutto ascolto.

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  14. Caterina permalink
    agosto 7, 2010

    Interessante e in parte vero, ma solo in casi patologici, sembra più frutto della mente di un uomo frustrato che di un serio studio sulle donne…. molto male, forse manca il fatto che le donne sanno accorgersi quando un uomo diosrganizzato e pigro le vuole perché sembrarno piene di latte come quelle della sua mamma quando era piccolo, e pensa che lei sia la forula magica per risolvere i suoi problemi, sopratutto di vita pratica, e quando invece un uomo è indipendente perché se la sa cavare e sa dare prima di prendere, dare soprattutto ascolto. E se questo commento non passa, c’ è qualcuno d maschilista che sta manipolando,….

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